A Castellarte 2015 il fachiro inglese Thomas Blackthorne.

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castellarte mercogliano
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Dal 24 al  26 luglio 2015, a Mercogliano torna la magia di Castellarte, il più grande festival di artisti in strada del centro-sud, ecco qualche anticipazione.

Punto fermo dell’estate irpina è Castellarte, l’ammiraglia delle manifestazioni infatti metterà in scena la sua XXII edizione nella consueta cornice del Borgo medievale di Capocastello a Mercogliano che, dal 24 al 26 luglio 2015, si trasformerà in un grande “palcoscenico diffuso” che ospiterà nei piccoli spazi delle piazzette e dei violetti lastricati in pietra o nell’ampio seno dell’antico Vagno il meglio dell’arte di strada italiana e internazionale.

La chiave del successo della manifestazione, il Festival di Artisti in Strada, il più importante da Roma in giù, sta proprio nella meticolosa opera di selezione svolta dal Direttore Artistico Anna Di Nardo con l’ausilio di alcuni membri dell’Associazione che l’hanno affiancata nelle ultime edizioni.

“Il lavoro di Castellarte non si ferma mai – spiega Anna Di Nardo – ricomincia infatti appena si finiscono di smontare le strutture appena utilizzate per il Festival; i nostri viaggi presso i grandi festival europei e i contatti e le collaborazioni che abbiamo ormai da anni con realtà come il Ferrara Buskers (il più grande festival di arte di strada in Europa n.d.r.) ci consentono di avere sempre il polso di ciò che è nuovo, dei nuovi artisti che si affacciano alle scene internazionali per avere spettacoli sempre originali, freschi ed affascinanti, messi in scena da veri professionisti del settore”.

Non è un caso, infatti, che il Festival abbia cambiato la denominazione da “artisti di strada” in “artisti IN strada”; acrobati, giocolieri, musicisti sono infatti avvezzi, nel periodo invernale, ai teatri, ai grandi circhi o ai club e in estate hanno scelto questo palcoscenico particolare, amando il contatto diretto con il pubblico e un’esibizione che, per forza di cose, non ha mai un esito scontato.

“Negli anni passati abbiamo ospitato artisti come il cantautore Zibba, poi approdato a Sanremo – continua Di Nardo – Milo e Oliva del Cinque du Soleil , Luca Regina che aveva partecipato a Zelig, questo solo per dire che il mainstream non ci interessa, ma che il valore di questi artisti li ha portati a ribalte di tutto rispetto. Abbiamo scelto la qualità per vari motivi: il primo e più importante è che il nostro pubblico ormai ha sviluppato un gusto e una conoscenza notevole per questo tipo di spettacolo e non ci perdonerebbe errori; il secondo è che amiamo profondamente questo tipo di spettacolo, questo mondo e questi artisti, ne condividiamo la scelta di vita un po’ girovaga, bauli e costumi alla mano e in giro ogni sera in un posto diverso; terzo, il nostro programma è sempre unico, ci fa piacere che gli artisti passano prima da noi e poi sono chiamati in altri festival in Irpinia”.

castellarte mercogliano
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Da diversi anni Castellarte è un Festival tematico, ogni edizione è caratterizzata da un argomento preso dall’attualità che diventa motivo di riflessione e viene sviscerato in convegni o iniziative collaterali al Festival. Dopo aver parlato di energie rinnovabili, precarietà, cervelli in fuga, quest’anno è la volta dell’integrazione.

In effetti il tema di Castellarte richiama quasi sempre il concetto del rapportarsi a realtà “altre”, perché in fondo, come spiega il Presidente Francesco Dello Russo, “Noi celebriamo la strada, che accoglie il nostro Festival, ma che è anche il luogo d’incontro per eccellenza. Lungo questa metaforica strada che abbiamo percorso per ventidue edizioni abbiamo fatto tanti incontri interessanti, dai “folli” liberati dai manicomi da Basaglia ai giovani imprenditori irpini che scelgono di tornare alla terra per costruire un futuro dignitoso e sostenibile. Quest’anno la Storia ci ha fatto incontrare i circa cento giovani migranti che sono accolti nel nostro paese e che abbiamo già cercato di coinvolgere con un cineforum, la loro presenza ci ha ispirato il tema “dis-integrazione”.

C’è qualcosa di molto particolare per noi in questo tema, quest’anno infatti poco prima di lasciarci Francesco Di Nardo, già prigioniero in un campo di lavoro tedesco durante la II Guerra Mondiale, aveva pubblicato un libro che raccoglieva le testimonianze sulla presenza di confinati etiopi e italiani a Mercogliano durante il Fascismo”.

Per ciò che concerne il programma, già chiuso da diversi mesi almeno per gli artisti più importanti, ci saranno artisti internazionali come il fachiro inglese Thomas Blackthorne – già semifinalista nel programma “Tu si quel vales” di Canale 5 e allo Show dei Record tedesco – con i suoi numeri tra il terrificante e l’incredibile o italiani come Mr Lucky Lo Sciroppato, incredibile acrobata su pile di sedie in equilibrio.

 

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