Maria Majorana: vaccinare i bambini è doveroso per la loro salute

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Salute Bambini
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Vaccinare o non vaccinare i propri figli ? E’ un dilemma che da qualche tempo affligge i genitori avellinesi, timorosi di conseguenze sulla salute dei figli. L’OMS e i medici hanno le idee chiare, ne parliamo con la pediatra Maria Majorana.

In Europa, negli ultimi quattro anni sono stati registrati oltre 100mila casi di morbillo e 90mila di rosolia. Tra il 1 ottobre 2013 e il 30 settembre 2014, 30 Paesi dell’Unione europea (Ue) e dello Spazio economico europeo (See) hanno segnalato 4735 casi di morbillo (solo 26 Paesi hanno fornito dati su tutti i 12 mesi), di cui il 59,4% confermato in laboratorio.

Il 70,3% dei casi segnalati proviene da 3 Paesi: Italia (2060; 34,5 casi per milione di abitanti), Paesi Bassi (895; 53,3 casi/milione), e Germania (375; 4,6 casi/milione).

Un fenomeno talmente vasto che far affermare ai delegati italiani dell’OMS che la copertura vaccinale sufficiente ad eliminare queste malattie è ancora lontana; incrociando questi dati con quelli del Ministero della Salute si apprende che le coperture medie nazionali siano le più basse degli ultimi dieci anni per quasi tutte le vaccinazioni. Un fenomeno apparentemente inspiegabile.

Ma per quale motivo sono tanti i genitori che hanno preferito esporre i figli al contagio di malattie con complicanze anche serie decidendo di non vaccinarli ?

Ne parliamo con la dott.ssa Maria Majorana, pediatra avellinese in servizio presso l’Ospedale Fatebenefratelli di Benevento.

Maria Majorana
La dott.ssa Maria Majorana

“In questo fenomeno – dice – ha un grande peso la disinformazione relativa ai presunti rischi collegati alle vaccinazioni, questa bufala ha radici lontane e si nutre di malafede. Negli anni ’70, infatti, nel Regno Unito, un gastroenterologo di nome Wakefield pubblicò uno studio che associava la vaccinazione MPR, la cosiddetta trivalente, alla comparsa di autismo, tale studio fu pubblicato anche dalla prestigiosa rivista The Lancet; quello che poi non si dice è che Wakefield fu radiato dall’albo dei medici e The Lancet prese successivamente le distanze da quello studio. La verità che Wakefield stava attendendo l’approvazione di un suo vaccino per il morbillo (guarda caso!) che non arrivò e lui, per ritorsione, iniziò questa campagna diffamatoria contro la trivalente”.

Facendo qualche semplice ricerca in Rete, è subito chiara l’enorme quantità di siti e pagine web dedicate all’argomento, le argomentazioni di chi è pro e chi è contro si scontrano ed è veramente difficile, specie per un genitore preoccupato per la salute del figlio, saper distinguere le informazioni corrette dalle bufale.

“Ciò che sta accadendo – continua la dott. Majorana – è che l’obiettivo di debellare queste malattie si sta allontanando e che i piccoli colpiti da morbillo e rosolia hanno avuto, in alcuni casi, esiti tragici. Lo abbiamo visto anche con la campagna vaccinale dello scorso anno, disertata da tanti per notizie falsamente allarmistiche. Purtroppo è vero che i siti anti-vaccinali sono numerosi e usano molto bene la Rete e che noi medici dovremmo parlare di più con i nostri pazienti e spiegare perché si deve vaccinare. I flussi migratori incontrollati, inoltre, stanno riportando in auge malattie infettive ormai scomparse dal nostro Paese, come la poliomielite ad esempio. E’ vieppiù necessario non saltare questi appuntamenti con la prevenzione delle malattie. E’ assurdo, infatti, che taluni genitori preferiscano somministrare farmaci ai figli che si ammalano piuttosto che farli vaccinare e evitare del tutto che ciò accada. C’è solo un rimedio a tutto ciò, parlare con fiducia con il pediatra non avendo paura di esporre una posizione che magari si sa non essere condivisa dal medico, insieme e discutendone di sicuro si potrà individuare la soluzione più ragionevole e sicura”.

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