Agguato a Mugnano, così è stato freddato Nicola Annunziata

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Due colpi di pistola, uno al petto e quello di grazia in testa. Nicola Annunziata è stato freddato così dai suoi sicari davanti alla sua residenza di Mugnano del Cardinale.

Cinque giorni di agonia poi il decesso al Secondo Policlinico di Napoli dove il 58enne originario del napoletano era stato ricoverato in seguito alle gravi ferite riportate nel corso dell’agguato nel Mandamento Baianese.

Ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo dell’uomo presso il nosocomio di Napoli. Ad eseguirlo, su disposizione del Pm della Procura di Avellino Adriano Del Bene, un pool di consulenti: il medico legale dott. Mascolo nominato dalla Procura di Napoli; e l’ing. Alessandro Lima, perito balistico (lo stesso super perito che collabora con il Tribunale di Avellino nella vicenda della strage del bus sull’A/16), nominato dalla Procura di Avellino.

La salma di Annunziata è stata restituita ai familiari per lo svolgimento dei funerali.

Ad agire presumibilmente due sicari a bordo di una moto; l’arma utilizzata una 9 mm.

Non è escluso che il perito balistico Lima, recuperati i due bossoli esplosi contro Annunziata, effettuerà ulteriori rilievi sugli stessi e così come non si esclude un nuovo sopralluogo in via Degli Innocenti, teatro dell’agguato.

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