Maria Elena Iaverone: sogno la città immaginata da Di Nunno.

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Maria Elena Iaverone con le amiche
Maria Elena Iaverone con le amiche

Maria Elena Iaverone sogna la città immaginata da Di Nunno. Sul lavoro è una “lady di ferro” ma affronta le sfide sempre con il sorriso sulle labbra. 

E’ un volto ormai da anni alla ribalta della politica irpina dove ha saputo trovare il suo spazio grazie alle doti di cordialità e decisione che la spingono e la sorreggono anche nei momenti difficili.

Lei è Maria Elena Iaverone, avvocato e consulente del FORMEZ, attualmente alle prese con il non facile compito di essere Assessore alle Finanze del Comune di Avellino.

Maria Elena Iaverone
Maria Elena Iaverone

Quali sono state le tappe che l’hanno condotta fino a questo momento?

“Sono laureata in giurisprudenza, sono avvocato e ho fatto per anni la pratica notarile, mi stavo avviando in questa direzione professionale quando, negli anni ’90, ho iniziato a lavorare come consulente per il FORMEZ occupandomi soprattutto di progetti europei riguardanti i giovani e il lavoro. Questo ha un po’ interrotto il mio percorso verso il notariato, non so se è una cosa buona ma in ogni caso, mai dire mai!”.

E la politica?

Maria Elena Iaverone in famiglia
Maria Elena Iaverone in famiglia

“Nel 1999 mi sono avvicinata al movimento cittadino del PD e mi sono candidata con il secondo mandato del sindaco Di Nunno. Ho scoperto così la passione politica e iniziato a fare vita di partito, partecipando alla direzione cittadina, provinciale e regionale. Oggi sono membro della direzione regionale femminile. Dopo Di Nunno, esperienza molto formativa per me che avevo solo 28 anni, fui eletta poi delegato provinciale delle donne e, nel 2004, con il primo mandato di Alberta De Simone, fui assessore per un breve periodo. Mi sono candidata con Galasso nel 2009 e questa è la mia terza esperienza ammininistrativa. Questo ruolo di Assessore alle Finanze è sicuramente impegnativo; non sono infatti un tecnico, sono stata chiamata nella seconda fase della giunta Foti, e ho dovuto anche affrontare tematiche molto delicate”.

Com’è ritrovarsi improvvisamente davanti ai conti di un’intera città?

Maria Elena Iaverone con un gruppo di amici
Maria Elena Iaverone con un gruppo di amici

“All’inizio, come dicevo, è stato difficile; sono entrata e dopo 10 giorni già ho dovuto affrontare l’assestamento di bilancio. Sono però molto ligia al mio compito e fiduciosa nelle mie capacità, quasi tutte le mattine sono qui in Comune per risolvere questioni come quella dell’Assoservizi che, spero, sia in via di risoluzione. Abbiamo avviato un procedimento amministrativo che potrà risolversi o con una soluzione transattiva con risoluzione contrattuale consensuale o con una revoca e annullamento del contratto. Ovviamente auspico che si verifichi la soluzione che possa arrecare meno danni possibile ai cittadini e all’ente, vista la situazione delle casse comunali. Gli avvisi sono tuttora validi, ricordo che si parla di recupero di evasioni, dopo che il cittadino ha esperito tutte le strade e i ricorsi gli la legge gli consente”.

Maria Elena Iaverone con il papà Gennaro
Maria Elena Iaverone con il papà Gennaro

Passando al privato, suo padre Gennaro Iaverone è stato per molti anni Provveditore agli Studi di Avellino, com’è stato essere una studentessa in quel periodo? 

“Mio padre è stato sempre una persona integerrima che non ha mai portato la sua autorevolezza in casa, nè ha influenzato le nostre scelte di istruzione e di vita. Ho due fratelli, Peppino e Sergio, e tutti e tre siamo stati educati al valore della famiglia e degli affetti sinceri. Siamo infatti, quasi più amici che fratelli, o meglio siamo fratelli ma anche amici, amiamo uscire insieme e condividere le nostre passioni. Mi piace anche frequentare il by night avellinese, specie le feste organizzate da Lino Sorrentini!”.

Nel tempo libero, quali sono le sue passioni?

Maria Elena Iaverone con la nipotina Rossella
Maria Elena Iaverone con la nipotina Rossella

“Sin dalle elementari ho praticato l’atletica leggera, anche a livello agonistico, oggi ho dovuto abbandonare per qualche acciacco ma mi concedo frequenti e lunghe passeggiate, mi piace leggere e ascoltare musica. Nel weekend amo incontrare gli amici per andare a mangiare fuori o sperimentare qualche nuovo locale”.

Le piace Avellino, come la cambierebbe?

“Per motivi di lavoro giro tanto e Avellino, anche se non offre molte possibilità ai giovani, è ancora una città relativamente tranquilla. Mi ci trovo bene e la immaginavo come la immaginava Di Nunno, che potesse “volare alto come un aquilone”, pensando tanto ai giovani; questa amministrazione sta puntando sui giovani e si sta preoccupando di chi ha più bisogno”.

Il suo fratello maggiore, Peppino, è andato al Nord per lavoro, come vive questa situazione comune a tanti avellinesi?

“Fortunatamente lui ha scelto di andare via, a differenza di tanti che ci sono costretti, credo che lui abbia preferito Milano anche pensando alla sua figliola, attualmente la mia unica nipotina. Oggi le distanze si sentono di meno, ma la quotidianità con lei mi manca, lo confesso; quando posso quindi salto in aereo e in poche ore posso riabbracciarla!”.

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