Riordino Ato, la Regione ci riprova: nuova protesta dei Comitati civici

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Acqua Campania Gori
Acqua Campania Gori

In vista del Consiglio regionale fissato per il prossimo lunedì 13 aprile è annunciata una nuova manifestazione di cittadini, sindaci e Comitati civici contro la proposta di riordino degli Ato in Campania, approvazione già saltata due volte in sede consiliare.

Così spiegano i componenti del coordinamento Acqua Bene Comune: “Purtroppo nulla è cambiato nonostante le sollecitazioni dei cittadini, di comitati, di diversi consiglieri e di tanti sindaci impegnati a cercare di non far passare nemmeno con la fiducia l’approvazione di una legge regionale così delicata, che merita una discussione più allargata con i diretti interessati dei territori “dove nascono le acque”, legge che esautora completamente sindaci e comunità locali dalle loro “naturali” competenze in materia.

Ancora una volta non si cerca il confronto, comprensibile per gli obiettivi che questa legge vuole raggiungere allo scadere della legislatura e in prossimità delle elezioni. Sono ora con noi anche i sindaci dell’Avellinese rientranti tramite questa legge nella gestione della Gori Spa”.

‘No al progetto sul riordino del servizio idrico campano targato Caldoro-Acea-Gori’ è l’intitolazione del volantino che annuncia la terza manifestazione in occasione della terza riunione di Consiglio in materia.

“Allo scadere della legislatura la giunta Caldoro cerca di far approvare il vecchio progetto di privatizzazione e riorganizzazione del servizio idrico voluto dalle multinazionali dell’acqua – prosegue l’informativa dei comitati -. E’ un progetto che va contrastato perché taglia fuori 550 Comuni della Campania concentrando tutti i poteri decisionali in poche mani riunite nel Consiglio d’ambito del nuovo Eiato e nel suo direttore generale; espropria definitivamente sindaci e comunità delle loro legittime funzioni di gestione e controllo; disattende il risultato referendario che, anche in Campania, si è pronunciato a favore di una democrazia dei beni comuni svincolati dal profitto e dal mercato; tende a vanificare i pur positivi segnali di democrazia e partecipazione provenienti dal Comune di Napoli a favore di una gestione totalmente pubblica, quali i provvedimenti adottati per la “messa in sicurezza” dell’ABC; crea le condizioni per l’assegnazione definitiva del servizio alla GORI Spa, allargando i confini delle attuali gestioni, per cui altri 24 comuni delle province di Napoli, Avellino, Caserta e Salerno verrebbero attribuiti alla GORI che così viene “premiata” dopo tanti guasti: distacchi dell’acqua illegittimi, aumenti esorbitanti ed ingiustificati delle tariffe, partite pregresse, conguagli incomprensibili ed ingiustificati”.

Il coordinamento regionale per l’acqua pubblica infine invita i consiglieri regionali ad una tavola rotonda di approfondimento il giorno 11 aprile alle 18 presso il centro culturale di piazza del Gesù Nuovo alla quale saranno presenti padre Alex Zanotelli e il presidente ABC (Acqua Bene Comune) Napoli Maurizio Montalto.

 

 

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