Solofra – E’ venuta a mancare un pezzo di storia della città conciaria. Si tratta della signora Teresa Perrotta. La si può considerare, per il suo operato, la prima sindacalista “rosa” locale e forse di tutta l’Irpinia. Difatti si batté per le giovani maestre, negli anni ‘50 – ’60, che eseguivano i corsi serali di insegnamento (quelli tipici di “Non è mai troppo tardi” del maestro – pedagogo Alberto Manzi, ndr) affinché quelle ore venissero riconosciute come punteggio per l’insegnamento di ruolo. E vinse la battaglia. Il quel periodo era presidente del C.I.F. Ricoprì anche il ruolo di presidente della locale Azione Cattolica e poi delle Cooperatrici di S. Giuseppe Marello. Le sue capacità, tra cui l’ arguzia e la tenacia, vennero prese in prestito dalla politica locale. Infatti nel 1970 venne candidata nella lista della Democrazia Cristiana dando coi suoi voti la vittoria al partito degasperiano e alla sua elezione. Fatto un po’ insolito per il periodo nel sud, vedere tra i banchi del Consiglio Comunale una donna. Il suo fu un contributo modesto ma risultante notevole col passare del tempo per la comunità intera della città della concia. La signora Pernotti godette il rispetto dei colleghi perché portò un tocco di signorilità al consesso oltre alla sua perspicace intelligenza e la sua umanità. Doti queste da tutti riconosciute. Fu la prima donna a spianare il cammino alle colleghe in consiglio, difatti dopo di lei altre figure femminili sono state presenti sia nelle liste dei vari partiti che nell’ assise comunale. E’ stata una mamma premurosa per i figli Maria Assunta, Giuseppe e Margherita e nonna felice per i suoi nipoti. Dava con il suo sorriso e i suoi profondi occhi azzurri una sicurezza soprattutto per le fasce deboli della società locale. (di Dante Grimaldi)
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