Avellino Calcio – Pessimismo per Zito. Domani Rastelli testa i lupi

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San Michele di Serino – L’Avellino si è allenato questo pomeriggio a San Michele di Serino con la mente alla sfida di domenica con il Catania. Cambio di programma nella mattinata per i lupi, costretti a virare sul sintetico sammichelese a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Assenti i nazionali Rodrigo Ely e Marcello Trotta, oltre all’infortunato Pietro Visconti, con Jherson Vergara ancora alle prese con il programma di recupero personalizzato.

Qualche problema per Alessandro Sbaffo, costretto a lavorare a parte per il riacutizzarsi del risentimento muscolare all’adduttore destro che gli aveva intimato l’alt a Lanciano. A differenza di due settimane fa, però, il fantasista ex Latina ha tutto il tempo per recuperare vista la squalifica rimediata dopo il match con il Perugia.

Le attenzioni in casa biancoverde piuttosto sono rivolte tutte verso Antonio Zito che oggi ha abbandonato la piscina per dedicarsi alle terapie unite ad una corsa leggera sul campo. L’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro è una brutta gatta da pelare pazientemente. Si potrebbe anche azzardare un suo impiego part-time già a Catania, ma il rischio di peggiorare le cose è elevato. Sul suo recupero per la gara ai piedi dell’Etna, per farla breve, trapela un certo pessimismo.

Scontata, invece, la sua assenza nel test di domani pomeriggio contro la Primavera. La bozza di formazione da opporre ai rossoazzurri verrà disegnata, come da tradizione, a porte chiuse. Da stabilire però il fortino che ospiterà la partitella. Soltanto domattina Massimo Rastelli consulterà il servizio meteo e sceglierà la sede delle prove generali di quello che sarà con ogni probabilità un 3-5-2 a trazione posteriore con ballottaggi sulla fascia destra (AlmiciRegoli) e in mediana, dove nella lotta per la successione al trono di Zito potrebbe spuntarla Eros Schiavon.

Pressoché certo il ritorno di Angelo D’Angelo, mentre Moussa Kone, seppur non in forma smagliante, insidia Mariano Arini nel ruolo di frangiflutti davanti alla difesa. Sarà la zona chiave della fase di non possesso dell’Avellino, che coinciderà con la sfera di influenza di Alessandro Rosina qualora Dario Marcolin confermi il 3-4-1-2 con l’ex Siena e Torino a ridosso delle punte.

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