Montanaro: “Palmieri è il candidato renziano. Il Pd dovrà rispettare la nostra scelta”

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enrico montanaro
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“La nostra proposta è quella di Palmieri e faremo di tutto perché il partito la rispetti”. Così il sindaco di Baiano ed esponente del Consiglio provinciale Enrico Montanaro, tra le figure di spicco dei renziani della prim’ora in Irpinia, analizza l’evoluzione dello scenario che – dopo l’indicazione del sindaco di Montemarano Beniamino Palmieri da parte dell’associazione Big Bang Irpinia – porterà il Partito Demcratico della provincia di Avellino a ratificare la lista dei quattro candidati consiglieri Pd alle regionali del prossimo 31 maggio.

Sindaco Montanaro, come si è arrivati all’indicazione di Palmieri?

“Si è trattato di un processo democratico culminato nel corso dell’assemblea che abbiamo tenuto dieci giorni fa ad Atripalda, dove la maggioranza dei componenti della nostra area ha indicato proprio Palmieri. Per lui si tratta di un percorso naturale che lo ha portato ad una indicazione funzionale a proseguire quel percorso di rinnovamento nei fatti che i renziani vogliono si concretizzi sempre più pienamente e la cui leadership, dopo l’elezione di Famiglietti alla Camera e successivamente alla nascita dell’associazione irpina di Big Bang, avevano già individuato nella persona di Palmieri”.

Perché Palmieri e non, ad esempio, la Santaniello per la quale pure c’è stata una forte pressione e sollecitazione da parte di pezzi della sua stessa corrente?

“Nel corso dell’assemblea è emersa la sola indicazione di Palmieri. Qualche voce diversa o qualche altra indicazione, così come ho letto e sentito, non è mai venuta fuori”.

L’indicazione di Palmieri potrebbe però sparigliare le carte in tavola nel gioco delle candidature nella lista Pd…

“Big Bang Irpinia ha indicato Palmieri e ora toccherà al partito vagliare e ratificare tutti i nomi. Tutte le candidature sinora emerse sono legittime, il partito ora dovrà fare sintesi rispettando alcuni criteri come, per esempio, quello della parità di genere. Non dimentichiamoci però della via delle liste collegate dove, se vi saranno le ragioni, potranno rientrare anche figure di amministratori e dirigenti Pd di rilievo, il tutto per offrire al nostro elettorato la più amplia e forte platea di scelta”.

Crede sia possibile un passo indietro di Palmieri, magari in una lista collegata?

“La nostra proposta è quella di Palmieri e faremo di tutto per farla rispettare. Beniamino rappresenta una risorsa importante per il Pd oggi, rappresenta la vera essenza del Pd del rinnovamento, dei volti nuovi e del nuovo modo di fare politica”.

Crede che l’indicazione e la futura candidatura del collega sindaco di Montemarano possa in qualche maniera ledere il consenso di altri aspiranti candidati?

“Non credo. Piuttosto penso che Palmieri rappresenti una risorsa capace di intercettare quell’elettorato che ha creduto e che crede nel cambiamento di Renzi, quell’elettorato che ha già scelto noi giovani sindaci, che ha scelto Famiglietti in Parlamento, che ha scelto la mia persona quale rappresentante in Provincia di Avellino, quel nuovo modo di fare politica che non è solo sinonimo di giovane età, anche perché ci attende una sfida durissima che è quella di porci come alternativa al disastro della giunta Caldoro e solo persone nuove come Palmieri potranno rispondere a queste richieste”.

Lei che è uno dei sindaci più rappresentativi del Pd oggi, cosa pensa delle dichiarazioni del collega Farina che ha detto che non è l’anagrafe ma il consenso la discriminante?

“Ovvio che non si tratta di sola età anagrafica, piuttosto parlerei di un nuovo modo di fare politica, di approccio nuovo, di idee e proposte nuove. Sono sicuro che così facendo riusciremo ad intercettare quell’elettorato che crede nel cambiamento”.

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