Eccellenza – Eclanese, furia Casale: “Dove sono i veri uomini?”

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Pasquale Manganiello – C’è grande amarezza nelle parole del presidente dell’Eclanese Antonio Casale dopo la batosta in casa del Real Pontecagnano subita dai gialloblu. Un atteggiamento della squadra che il numero uno della società di Mirabella non accetta: “C’è stata una totale inversione di tendenza rispetto alla gara contro l’Ariano – dichiara Casale a Irpinianews – una partita giocata senza gli attributi giusti, in balia dell’avversario. Per noi era un match da dentro o fuori ed invece siamo entrati in campo timorosi a differenza del Real che anche sul 4-0 non ha mollato di un centimetro. I risultati devono arrivare anche attraverso la carica agonistica, non solo attraverso il gioco. Dovremmo strappare i punti con i denti, con un gioco maschio ed invece tutto questo non è stato trasmesso alla squadra. Speravo che i cosiddetti over instillassero una carica in più ai ragazzi più giovani ed invece non l’hanno fatto. Lo ripeterò anche in settimana: chi non è disposto a dare l’anima in campo è pregato di farsi da parte”.

“Io in campo voglio vero uomini – continua il presidente – non gente che fa il proprio compitino mancando di rispetto a chi da tre anni sta facendo sacrifici enormi per mantenere la squadra in Eccellenza a discapito di azienda e famiglia. Sono rimasto da solo anche quest’anno, senza sponsor, senza il supporto dell’Amministrazione comunale, per non parlare del gruppo storico di dirigenti totalmente scomparso. Dal canto mio l’allenatore ed i calciatori devono sapere che fin quando non saremo condannati dalla matematica voglio vedere tutti lottare. Ci sono margini di recupero seppur minimi. Adesso è tempo di vedere se con me ho degli uomini o una banda di ragazzini viziati che pretendono di fare i calciatori con tutti i loro difetti. La dignità e l’orgoglio di essere uomini con la U maiuscola si deve conquistare dando tutto per la causa. Ho sempre voluto salvarmi con le mie forze anche se avremmo tutte le carte in regola per un eventuale ripescaggio l’anno prossimo. Avrei potuto fare calcoli invece non li ho fatti. Rimane l’amaro in bocca perché si sarebbero potute fare grandi cose sia per la questione campo sia per la gestione di un importante settore giovanile. Ma da solo, nonostante la professionalità che tutti mi riconoscono, è difficile tenere tutto a regime. Io non mollo – conclude Casale – c’è da difendere la dignità di un club e io sarò sempre in prima linea.

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