L’ultima partita di fine campionato, che ha decretato l’U.S. Avellino ai play-off per sperare di raggiungere la categoria cadetta, è stata incorniciata da uno spiacevole incidente tra le tifoserie della Spal e dei Lupi. Mentre i nostri tifosi si sono limitati ad inneggiare cori contro gli avversari, i supporters bianco azzurri sono passati dagli insulti alle mani. Armati di catene, all’uscita dal rettangolo di gioco, si sono scagliati contro gli irpini ferendoli in più parti del corpo. L’aggressione è andata in scena sotto gli occhi attenti degli Agenti della Digos, in servizio allo Stadio Mazza: ed è stato grazie al loro tempestivo intervento che la tragedia è stata evitata. Il teppista-supporter ferrarese, un 31enne, è stato immediatamente identificato e, dopo le procedure di rito, è stato raggiunto da una denuncia a piede libero con l’accusa di lancio di materiale pericolo in occasione di manifestazioni sportive. Insomma, un nuovo episodio di violenza tra gli spalti che conferma quanto ancora c’è da fare per garantire la sicurezza di tutti coloro che “affollano” gli Stadi per assistere alle imprese dei propri beniamini. Non è bastato, dunque, il provvedimento “Tolleranza Zero” del Ministro Pisanu a calmare le acque… i facinorosi, non curanti di correre il serio rischio di incappare nella Giustizia, non si limitano ad insulti o cori contro gli avversari ma passano alle mani mettendo in scena una vera e propria rissa a chi si fa male di più.
Redazione Irpinia
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