Basket – Maioli: “Avellino e i suoi tifosi promossi a pieni voti”

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Era arrivato in Irpinia tra lo scetticismo generale, considerato poco adatto alla lega A, alla fine è stato uno dei protagonisti di questa difficile stagione. È stato sempre al suo posto, ha lavorato duro in allenamento, guadagnandosi la fiducia dell’allenatore. Anche lui ha contribuito alla salvezza di Avellino, rispondendo presente ogni qual volta è stato chiamato in causa ed una tripla contro la sua Reggio Emilia, ha aiutato i biancoverdi a conquistare lo scontro diretto al Pala Bigi. Stefano Maioli è giunto alla fine di questa avventura, promovendo Avellino a pieni voti e salutando i suoi tifosi, che hanno accompagnato la squadra ovunque in giro per l’Italia.
Stefano come giudichi la tua stagione, la prima da protagonista in lega A. Quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi?
“Non posso che essere contento della mia annata. Sono giunto ad Avellino consapevole delle mie possibilità e del mio ruolo. Sapevo che avrei dovuto dare il massimo per aiutare la squadra e guadagnarmi la fiducia dell’allenatore”
Più contento per la salvezza di Avellino, o più dispiaciuto per la retrocessione di Reggio Emilia? “Sono di Reggio, la Bipop è la mia società di appartenenza è normale che mi dispiaccia. Ma a luglio sono venuto ad Avellino ho lottato e sofferto per questa maglia, raggiungendo l’obiettivo che la squadra si era posto. Siamo salvi e siamo contenti del risultato. Non c’è dubbio, abbiamo meritato la salvezza”.
Di tutti i tuoi compagni di squadra quale ti ha impressionato di più?
“Senza ombra di dubbio Ramel Curry. Era alla sua prima esperienza in Italia, nonostante la pubalgia che lo ha condizionato e le difficoltà iniziali di ambientamento ha fatto cose straordinarie. Numeri da capogiro, il terzo miglior marcatore del campionato e poteva essere tranquillamente il primo. Ma ha mostrato anche grandi capacità da rimbalzista”.
Pensi che se dovesse essere scelto da una squadra di Eurolega, avrà problemi?
“Forse inizialmente si, ma credo che anche lì potrà fare bene. Dipenderà sicuramente dalla squadra che lo sceglierà, da come sarà costruita e da quante responsabilità avrà”.
Ritieni che la salvezza potesse essere il massimo risultato che Avellino potesse ottenere?
“Sono sicuro che entrambe le squadre, quella pensata ad inizio stagione e quella del girone di ritorno avrebbero potuto raggiungere una salvezza più che tranquilla. Purtroppo infortuni ed un campionato molto particolare hanno fatto sì che sino alla fine lottassimo per la salvezza”.
Credi che se la squadra fosse riuscita a partire meglio, Pecile sarebbe rimasto?
“Questo non lo so. Lui ha fatto una scelta di vita. L’ha sempre detto, ma in pochi gli hanno creduto. Ha preferito la Spagna per misurarsi con una lega migliore e perché il suo stile di vita combacia meglio con la cultura e la filosofia di vita spagnola. Se avesse voluto avrebbe potuto scegliere anche altre squadre italiane”.
Boniciolli negli ultimi tempi è stato oggetto di critiche, pensi siano state giuste o eccessive?
“È stato un campionato strano. Ad eccezione di Siena l’equilibrio ha fatto da padrone. Su di noi c’è sempre stata pressione, non da parte dell’ambiente. Lui non ha avuto grandi possibilità, è stato anche sfortunato. L’infortunio di Capel, Curry, Pecile, tante partite perse nel finale. Le critiche a mia avviso sono state eccessive. Il coach ha sempre allenato alla grande preparando benissimo le partite. Inoltre ha avuto un ottimo rapporto con noi, dal punto di vista umano non può essere discusso, una persona fantastica”.
Il prossimo anno quasi certamente Stefano Maioli non rimarrà in Irpinia. Cosa lasci ad Avellino e quali ricordi avrai di questa gente e dei tifosi?
“Ho un contratto con Reggio e quindi di sicuro tornerò là. Questa è stata la mia prima vera esperienza lontano da casa. Avevo dei timori quando sono arrivato, ma i dirigenti, gli amici che ho trovato i tifosi mi hanno fatto sentire a casa. Era strano vedere tanti ragazzi all’allenamento e parlare da semplici amici. È stata davvero un’esperienza eccezionale, unica. Non posso che ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato e mi sono stati vicini. Avellino è promossa a piani voti e questa gente mi rimarrà nel cuore”. (di Giovanni La rosa)

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