Calcio – Bocche cucite in casa Avellino. Lupi in silenzio stampa

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Dovevamo aspettarcelo, lo si era capito già al termine della gara del Riviera delle Palme, quando davanti ai rappresentanti degli organi di informazione si è presentato soltanto il tecnico Giovanni Vavassori. L’Avellino si mette in silenzio stampa. Dopo la sconfitta che ha tagliato i biancoverdi dalla corsa diretta alla B i lupi preferiscono isolarsi da tutto e tutti. Bocche cucite dopo l’umiliazione ottenuta contro una squadra senza stimoli e che non aveva più nulla da chiedere al campionato. Il motivo? Il più banale e più semplice può essere quello di voler preparare al meglio i play-off tenendo lontane le pressioni, meglio evitare di addentrarsi in altre ipotesi. Fatto sta che dai Pugliese all’ultimo elemento della rosa, fino ad arrivare al magazziniere, da qui a tempo indeterminato non apriranno bocca. La sconfitta in terra marchigiana ha lasciato il segno, la contestazione a fine gara dei tifosi non è stata sicuramente piacevole. Un comunicato di poche righe emanato poco dopo le sedici dà la notizia: “L’Ufficio Stampa comunica che, a far data da oggi lunedì 30 aprile 2007, tutti i dirigenti ed i tesserati dell’Unione Sportiva Avellino 1912 S.p.A. non rilasceranno dichiarazioni agli organi di informazione, a tempo indeterminato, fino a diversa comunicazione”. Speriamo che ciò serva a far trovare al gruppo la giusta tranquillità e a far tornare (sin da domenica) l’Avellino quella squadra bella e vincente ammirata nella prima parte del campionato. Adesso che la conquista della B passa per la porta di servizio non si può e non si deve più fallire, anche perché aver perso il campionato diretto con questa squadra rappresenta già una grossa sconfitta. Qualche dirigente prima di prendere tale decisione ha affermato che il secondo posto non doveva essere visto come un fallimento. Ma la piazza, l’Irpinia pallonara, la pensa diversamente per il valore di un gruppo che doveva stravincere il torneo, di una squadra capace di ottenere 40 punti nel girone di andata guardando tutti dall’alto verso il basso. Adesso, con lo stadio chiuso e con le prossime tre gare interne da disputare senza il sostegno della propria gente tutto è più difficile, ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia. L’auspicio è che questo ‘mutismo’ serva a far arrivare i lupi dove meritano e ritrovare quella categoria persa la passata stagione. Anche perché i tifosi non meritano una nuova delusione. (di Sabino Giannattasio)

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