Regione – Iniziato l’esame del Piano territoriale regionale

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Napoli – La IV Commissione consiliare, presieduta da Pasquale Sommese (Margherita), ha iniziato l’esame del Piano Territoriale Regionale presentato dalla Giunta in base alla legge regionale urbanistica. Ai lavori della Commissione ha preso parte anche l’Assessore regionale competente Gabriella Cundari. “Appena concluso l’iter di assegnazione da parte della Segreteria generale, ho provveduto a sottoporre immediatamente il Piano all’esame della Commissione – ha detto Sommese – e a costituire un tavolo tecnico composto da esperti ed esponenti delle forze politiche in modo da definire, anche mediante anche le audizioni, l’intero Piano in tempi rapidi per giungere alla approvazione di un fondamentale strumento di pianificazione territoriale previsto dalla legge 16/2004 e per consentire, mediante la co-pianificazione delle Province e dei Comuni, l’intera strumentazione di governo del territorio”. A questo proposito, Sommese ha evidenziato che “la pianificazione urbanistica è un’ emergenza per questa regione se si tiene conto dei ritardi della cantierabilità dei progetti e di un sistema vincolistico e normativo che è obsoleto e vetusto”. L’Assessore Cundari ha sottolineato con soddisfazione l’avvio dell’esame del Piano e ha auspicato un ampio confronto finalizzato alla tempestiva approvazione da parte del Consiglio. Il Vicepresidente della IV Commissione Giuseppe Sarnataro (Ds) ha proposto di iniziare in tempi brevi le audizioni con le Province in vista dei Piani territoriali di coordinamento provinciale e della più ampia concertazione nella pianificazione territoriale. Su questo tema si è soffermato anche il Capogruppo dell’Udc Pasquale Marrazzo, segretario dell’organismo consiliare, il quale ha sottolineato che va “guardato con attenzione il rapporto tra il Piano territoriale regionale e le scelte di governo del territorio già assunte dalle Province alla luce di quanto stabilito dal Codice Urbani. Si pone, dunque, un problema di compatibilità tra quanto deciso dalle Province, la normativa nazionale e il Piano territoriale regionale a proposito dei Piani provinciali che, secondo questa normativa, hanno un valore di vincoli paesaggistico”.

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