Avellino – “La decisione di sdoppiare l’istituto polivalente “P. E. Imbriani” di Avellino ci appare un atto improprio e inopportuno, che sembra essere adottato senza tenere in alcun conto la didattica ma solo per rispondere, sia pure nel rispetto della legge, a criteri meramente numerici; infatti, ad oggi non vi è alcuna certezza circa le sedi e gli edifici in cui dovrebbero essere allocati gli istituti sdoppiati. Una scelta che, se realizzata in questi termini, perde quelle che dovrebbero essere le motivazioni fondanti. Per quanto ci riguarda, non siamo pregiudizialmente contrari alla divisione dell’istituto superiore avellinese, purché tale operazione garantisca continuità didattica, assicurando, con l’individuazione di sedi adeguate ed equivalenti, pari dignità e medesime opportunità e condizioni agli studenti. Ed in tale direzione si muove la richiesta, concordata e condivisa, che la Presidente della Provincia Alberta De Simone ha inoltrato alla Regione perché, in mancanza di edifici idonei, lo sdoppiamento venga posticipato di un anno, così da garantire a pieno studenti, insegnanti e famiglie. Peraltro, visto che alla Provincia compete l’individuazione degli edifici scolastici, il riconoscimento della Presidente della indisponibilità di strutture adeguate, dà la misura di quanto la decisione della divisione sia di fatto inapplicabile. Genera, però, sconcerto che a fronte di questa situazione vi sia stato un sostanziale atteggiamento di scarsa sensibilità da parte dei soggetti coinvolti e, in particolare, dell’Assessore Regionale Corrado Gabriele, il quale con una decisione esuberante rispetto alle proprie prerogative ha imposto anche i termini specifici della divisione. Invece di occuparsi di questioni che non ricadono nella sua sfera di competenza – vedi caso Lsu – il delegato di Rifondazione Comunista a Palazzo Santa Lucia farebbe bene a concentrare l’attenzione sui problemi della scuola e sulla ricaduta delle sue decisioni, visto che incidono sul percorso formativo degli studenti . Il concorso di questa serie di circostanze contraddittorie lascia la sensazione che in questa vicenda il diritto di studenti ed insegnanti sia stato smarrito nella tutela di interessi altri, e il nostro invito è che si recuperi quanto prima l’attenzione nei confronti dei veri portatori di interessi da difendere”.
Linda Losco – Responsabile scuola
Redazione Irpinia
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