Solofra – 8 marzo all’insegna dei valori e del ricordo di Antonella

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Solofra – Antonella Russo, la giovane prematuramente e tragicamente scomparsa lo scorso 20 febbraio è stata ricordata in occasione della festa dell’8 Marzo presso il Palazzo ducale Orsini. Alla manifestazione erano presenti i senatori Annamaria Carloni, Andrea De Simone oltre all’ assessore regionale Rosetta D’ Amelio, mentre era assente l’ on. Riccardo Villari. In prima fila la madre e la sorella della giovane, a cui l’ amministrazione locale con il sindaco Guarino intitolerà una strada. De Simone nel suo intervento ha plaudito tutti i settori “del volontariato della valle dell’Irno perché impegnato e deciso a farsi carico della violenza sulle donne”. Tutte le agenzie informative devono prendere parte a questo impegno. La violenza riguarda tutti i Paesi, anche quelli assunti a modello ma per altre cose. La violenza in alcuni Paesi è addirittura uno strumento bellico”. Il senatore ha terminato il suo intervento con “nessuna comprensione per chi è violento”. “Sono orgogliosa di essere irpina – così la D’Amelio ha aperto il suo intervento – una terra di solide tradizioni, terra di donne tenaci e forti sia nei campi che nelle aziende. Donne che hanno insegnato ai loro figli le radici della cultura come ha fatto la mamma di Antonella che era una ragazza straordinariamente bella e forte. Si è ribellata alla violenza imposta alla sua famiglia. Ha pagato questo coraggio con la vita. Sembra impossibile alle soglie del terzo millennio, invece è accaduto”. Nel corso dell’intervento, la D’Amelio ha annunciato che prenderà il via una campagna informativa in tutta la regione nel nome di Antonella “affinché tutti si confrontino sul tema della violenza, assicurando un potenziamento per tutti i centri antiviolenza, tramite i Piani di Zona, e “saranno chiamati centri antiviolenza Antonella Russo”. Per il sen. Annamaria Carloni, “l’assassinio di Antonella non è un episodio isolato o privato, ma una questione che riguarda tutta la società”. Sotto questo aspetto, ha continuato la Carloni, “il codice Rocco, riteneva la violenza contro la donna solo un fatto di natura morale. Oggi la legislazione ha fatto grandi passi in merito. Ed infine, “bisogna lottare il fenomeno della violenza con la prevenzione dando spazio alle associazioni del volontariato”.

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