Al “Gesualdo” arriva la “gatta” Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni

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Avellino – Sono la nuova coppia del teatro e della televisione italiana. Sul palco interpretano uno dei grandi classici della drammaturgia americana del Novecento. Sul piccolo schermo, invece, saranno Oriana Fallaci e Alexandros Panagulis per la miniserie Rai diretta da Marco Turco. Sabato 14 (ore 21) ed in replica domenica 15 febbraio (18.30) al Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino arrivano Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni protagonisti de “La gatta sul tetto che scotta” di Tennessee Williams, ottavo appuntamento con la rassegna “Grande Teatro”, fiore all’occhiello della XIII stagione del “Carlo Gesualdo”, organizzata in sinergia con il Teatro Pubblico Campano. “La gatta sul tetto che scotta”, caposaldo della drammaturgia statunitense del XX secolo, scritto dal due volte premio Pulitzer Tennessee Williams, portato in scena dalla compagnia “Gli Ipocriti” per la regia di Arturo Cirillo vedrà per la prima volta sul palcoscenico di un teatro Vittoria Puccini che vestirà i panni di “Meggie la gatta”, figura emblematica interpretata sul grande schermo da Liz Taylor, affiancata da Vinicio Marchioni, il “Freddo” di Romanzo Criminale che sul palco del “Gesualdo” interpreterà il ruolo di Brick, marito di Meggie, eternato al cinema da Paul Newman. “La gatta sul tetto che scotta” narra la storia di una donna, Maggie, che per alleviare la cocente situazione familiare in cui si trova, imbastisce una rete di bugie. Di bassa estrazione sociale, Maggie la gatta, teme di dover lasciare la casa ed il marito, se non riesce a dare alla famiglia di lui un erede. Tra giochi passionali e abili caratterizzazioni, affiorano sensualità cariche di sottintesi e di contenuti inespressi o inesprimibili; all’ideale della purezza dei sentimenti si contrappone la dura realtà di un mondo familiare e sociale pieno di ipocrisie. «La famiglia è ancora il luogo dove Williams fa risuonare le sue parole, il luogo dove, grazie alla sua capacità di narrare i sentimenti dei personaggi, un gruppo di attori possono dare vita ad una coralità di conflitti – spiega Arturo Cirillo – È difficile trovare in questo autore dei personaggi non risolti, dei personaggi di cui sia difficile trovare una propria emotività, sarà anche perché lui non sembra avere paura del melodrammatico, dell’eccesso, anzi li usa come parte della nostra vita. Non avendo paura del falso e dell’esagerato riesce, per contrasto o completamento, a trovare il vero». I biglietti per assistere allo spettacolo sono ancora disponibili presso i botteghini di piazza Castello, aperti al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620.

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