Sbaffo all’Avellino: i retroscena di un affare nato da lontano

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Gli ultimi attimi della finestra invernale di mercato hanno regalato all’Avellino un tassello da inserire a centrocampo. Alessandro Sbaffo è stato seguito a fari spenti dal club biancoverde, che ieri ha coronato il lungo inseguimento iniziato dopo la gara d’andata con il Latina. Il direttore sportivo Enzo De Vito ed il direttore generale Massimiliano Taccone hanno insistito su questa pista alla riapertura del calciomercato agli inizi di gennaio. Il Latina inizialmente non intendeva privarsene, ma quando successivamente lo ha messo sul mercato verso la casa madre Chievo Verona, ha stuzzicato l’appetito di patron Walter Taccone e dei suoi collaboratori.

Ieri, l’offensiva finale sferrata direttamente all’Ata Hotel Executive dove, a pochi passi dal traguardo è giunto l’ok dai clivensi per il prestito con diritto di riscatto. O lui o Dezi: alla fine De Vito ha puntato tutto sull’atleta marchigiano, vista la riluttanza del Crotone a cedere il suo centrocampista classe ’92 che Rastelli aveva espressamente richiesto in virtù delle sue caratteristiche fisiche molto simili a quelle di Arini. Il presente ed il futuro (di qui a giugno) però si chiama Sbaffo, che potrebbe giungere in Irpinia già questa sera per poi svolgere il primo allenamento nella giornata di domani (alle 15 al “Partenio-Lombardi”, porte chiuse). L’ex Reggina e Ascoli ha accettato di ridursi sensibilmente l’ingaggio e potrà giocare sia come interno di centrocampo che come fantasista nel 4-3-1-2.

(di Claudio De Vito)

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