“Ciò che succede a Grottaminarda in merito alle mancate risposte sul depuratore, mai entrato in funzione, da parte dell’amministrazione comunale è inqualificabile” – così il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia, che ricostruisce la vicenda. “Nei mesi scorsi – ricorda il parlamentare avellinese – gli attivisti del locale Meetup hanno prodotto formale richiesta di accesso agli atti inerenti l’impianto di depurazione sito in località Campo di Bove visto che è ancora incompleto e quindi non funzionante nonostante i cittadini paghino il relativo servizio. Per la verità un responsabile del Comune di Grottaminarda aveva, dopo non poche insistenze, promesso di comunicare i giorni in cui sarebbe stato possibile visionare i documenti. Ma gli attivisti stanno ancora aspettando di ricevere una comunicazione in merito e sono passati già 4 mesi”. “Questa vicenda – incalza Sibilia – è il termometro della considerazione che hanno certe amministrazioni dei propri cittadini visti magari più come sudditi che come soggetti da coinvolgere nelle scelte ricadenti sulle comunità territoriali. Oltre al danno del mancato utilizzo dell’impianto di depurazione anche la beffa per i grottesi di dover pagare un servizio mai partito. Tra l’altro, allo stato attuale, non si registra nessun rimborso per gli utenti nonostante la sentenza n.335 del 15 ottobre 2008 della Corte Costituzionale che ha cancellato questa anomalia”. “Infine – conclude il portavoce 5 Stelle – invito il Comune di Grottaminarda a mettere a disposizione dei cittadini richiedenti la documentazione senza altre inspiegabili attese al fine di stabilire un sacrosanto rapporto di correttezza e trasparenza tra amministratori e comunità”.
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