Guarda la fotogallery
Avellino-Vicenza 0-1
Avellino (3-5-2): Gomis; Bittante (33′ st Petricciuolo), Pisacane, Chiosa, Visconti; Arini (11′ st Soumarè), Kone, Zito (26′ st Arrighini), D’Angelo; Castaldo, Comi.
A disp.: Frattali, Fabbro, Pozzebon, Angeli, D’Attilio, Filkor.
All.: Massimo Rastelli
Vicenza (4-3-3): Bremec; Sampirisi, Brighenti, Camisa, Garcia; Moretti, Di Gennaro (39′ st Sciacca), Cinelli; Laverone, Cocco, Giacomelli (30′ st Lores).
A disp: Vigorito, D’Elia, Alhassan, Spiridonovic, Sbrissa, Gentili, Figliomeni.
All.: Pasquale Marino
Arbitro: Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo
Guardalinee: Stefano Bellutti della sezione di Trento e Romina Santuari della sezione di Trento.
Reti: 27′ Cocco
Note: ammoniti Kone (A) al 45′ pt, Moretti (V) al 37′ st; angoli 5-3; recupero 1′ pt 3′ st.
Avellino – L’Avellino ha l’opportunità di balzare al secondo posto in solitario contro un Vicenza reduce dalla vittoria ai danni della Pro Vercelli, la prima della gestione Pasquale Marino.
Rastelli mette nel mirino la zona A rinunciando al consueto 3-5-2 in cui viene accantonato almeno inizialmente Fabbro per far posto al rientrante Pisacane. Il modulo è il 4-4-2 con mediana a rombo. In difesa Chiosa ce la fa e viene confermato al pari di Visconti che scala più a sinistra dello scacchiere difensivo. Sulla destra invece gioca Bittante. A centrocampo Arini torna dal 1′ a svolgere il suo naturale compito da interno, mentre D’Angelo fa il vertice alto. In avanti confermata l’artiglieria pesante con il tandem Castaldo-Comi.
Nel Vicenza, Marino recupera sia Di Gennaro che Giacomelli schierandoli rispettivamente come fulcro della manovra e come esterno sinistro d’attacco, al posto di Lores, nel tridente, che vede agire Cocco in posizione centrale e l’ex Nocerina Laverone sulla destra. Al posto di quest’ultimo sulla corsia destra della retroguardia gioca Sampirisi con il resto del pacchetto arretrato confermato.
Serata tipicamente autunnale al “Partenio-Lombardi” dove a tratti fa capolino qualche scroscio di pioggia.
Primo tempo. L’Avellino ha un approccio molle alla gara e concede al Vicenza subito un’occasione al 5′. Cocco apparecchia per Moretti la cui botta dal limite col sinistro sfiora il palo alla sinistra di Gomis. La conclusione a fil di palo del centrocampista ex Padova intimidisce l’Avellino che fatica ad impadronirsi del campo e al 27′ capitola. Laverone scende sulla destra, ha il tempo di calibrare il cross per Cocco che si libera della marcatura e quasi all’altezza del limite scaraventa al volo col destro alle spalle dell’incolpevole Gomis. Potenza, classe e precisione nella segnatura dell’attaccante vicentino che gela il pubblico biancoverde.
L’Avellino non produce alcuna reazione, facendosi irretire dallo schermo predisposto in fase di non possesso da Marino. La prima frazione così scivola via senza altre emozioni e il Vicenza può chiudere in vantaggio grazie alla magia volante di Cocco.
Secondo tempo. L’Avellino rientra in campo con un piglio diverso e al 2′ è già pericoloso. Lungo lancio dalle retrovie di Pisacane, la difesa del Vicenza respinge sui piedi di Zito che in corsa dal limite carica il sinistro, Bremec si salva in due tempi.
I biancoverdi però non sfondano e Rastelli allora decide di gettare nella mischia Soumarè, incaricato di agire tra le linee. Tra il quarto d’ora e il 18′ ci provano ancora Zito e poi Kone da buona posizione ma con scarsi risultati.
Al 22′ l’ennesimo lancio lungo dalla difesa trova la torre di D’Angelo per Castaldo che addomestica la sfera, va sul fondo e serve all’altezza del primo palo Comi che in spaccata non trova l’impatto vincente con il pallone.
Oltre metà tempo arriva anche il secondo cambio: fuori Zito, dentro Arrighini che si piazza dietro le punte con Soumarè che arretra sulla linea dei centrocampisti sul lato mancino.
È proprio Arrighini nel finale a guidare l’assalto disperato dei padroni di casa. Al 38′ cross di Visconti su calcio piazzato dalla sinistra, stacco imperioso di Arrighini al quale si oppone con uno strepitoso riflesso Bremec.
Chiuso a riccio, il Vicenza non corre altri pericoli e sbanca l’Irpinia, cosa che non accadeva dalla sfida dello scorso aprile con il Brescia. All’Avellino non riesce l’aggancio al secondo posto.
(di Claudio De Vito)