Al via da mercoledì 20 agosto lo  Sponz Fest 2014

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Al via da mercoledì 20 agosto lo  Sponz Fest 2014 – ideato e diretto da Vinicio Capossela-  il cui sottotilo è  «Mi sono sognato il treno», un’ espressione in uso nella zona, per dire di una persona che si mette in testa un’idea impossibile. Numerosi gli eventi in programma che avranno come suggestivo scenario la tratta ferroviaria attualmente dismessa Avellino-Rocchetta. Un viaggio a tappe, con soste nei nove Comuni che hanno aderito al progetto – Calitri, Aquilonia, Andretta, Cairano, Conza Della Campania, Lioni, Monteverde, Morra de Sanctis, Teora – e con la collaborazione delle associazioni locali. Il “sogno del treno” porta con sé il confine, la frontiera, l’assenza, la separazione, la migrazione, l’avventura, il paesaggio, il cammino, l’attesa, il racconto, il confronto sociale. Temi che saranno trattati con linguaggi e modalità espressive differenti. Gli incontri, i concerti, le camminate, i momenti di alternanza tra musica e parola avranno luogo sempre in prossimità della linea Avellino-Rocchetta, strada ferrata dismessa nel 2010, e nata nel lontano 1892 assieme al giovane stato italiano con l’obiettivo di unire gli Irpini con il resto del paese. Negli anni divenne poi soprattutto  la linea  delle speranze da dove partivano i convogli “Espresso” per Torino, Milano e per la Germania. Le stazioni ora private del treno, saranno occasioni di incontro , confronto, sogno e racconto.   Lo Sponz Fest 2014 si aprirà il 20 agosto a Conza con “La lunga notte da hobos. Aspettando l’alba d’Oriente” con la musica di frontiera della Fanfare Ciocarlie, la gipsy band di ottoni più veloce al mondo che vive al confine tra Romania e Moldavia e sancirà il filo che lega L’Irpinia D’Oriente ai Balcani. L’appuntamento è alle 5 del mattino nel suggestivo scenario dell’area ferroviaria di Conza-Cairano-Andretta, dove l’alba arriverà da oriente con le note della Fanfare Ciocarlie. Un orario ambizioso e visionario sulla scia dei concerti di Woodstock, dove a volte si iniziava suonare dopo mezzanotte. Un orario peraltro non casuale, dato che la nostra stella sorge a Est, quell’Oriente che il concerto vuole celebrare e terra natia delle Fanfare. Per aspettare le 5 del mattino, a partire dalle 22.00, l’evento “Radio Train”, una lunga diretta radiofonica introdotta e commentata dal giornalista Cico Casartelli. Sarà un lungo viaggio nelle “train songs”, da “Mystery Train” di Elvis Presley in poi. Nel suggestivo contesto dell’area ferroviaria dismessa, musica e poesia intratterranno gli ospiti dagli altoparlanti, mentre proiezioni cinematografiche sul treno e installazioni all’interno della struttura ferroviaria arricchiranno lo scenario visivo. Uno scenario che porterà i partecipanti tra le pagine di Arturo Bandini e la vita degli hobos, vagabondi che alla fine dell’800, negli Stati Uniti, salivano sui treni per spostarsi e girovagare. L’area ferroviaria sarà anche organizzata con i bidoni di fuoco tipici di quel periodo, che riscaldavano le notti tra i bivacchi. Non solo musica e parole nella notte di martedì. Sarà infatti garantita una ristorazione continuativa, che proporrà specialità del luogo a cura di ristoratori locali e un bar all’interno dell’officina di riparazione dei locomotori con uno spazio per gli incontri e i dibattiti con gli scrittori, i giornalisti e i cineasti. La colazione finale sarà a base di uno uno dei prodotti tipici di questa zona: “l’acquasala”, un piatto realizzato con pane raffermo, uovo e peperoncino piccante.   A 4 Km dall’area ferroviaria dove si svolgerà il concerto, dalle 22.00 la Festa Patronale di Sant’Erberto (Patrono di Conza della Campania), un’occasione per festeggiare e conoscere l’autenticità di questa terre.   La programmazione cinematografica curata dall’Archivio Cinema del Reale e dalla Cineteca Lucana partirà invece  alle 19,30 con il film documentario di Michele Citoni “Avellino – Rocchetta sospensione di viaggio”, realizzato nell’ultimo viaggio della tratta Avellino Rocchetta. A seguire l’incontro con Dan Fante, poeta e scrittore,  figlio di  uno dei massimi esponenti della letteratura americana contemporanea, il grande John Fante, che  parlerà insieme a Vinicio Capossela del suo rapporto privilegiato con il padre John. L’attore Chicco Salimbeni leggerà alcune delle sue poesie. E’ prevista inoltre una lettura di un viaggio in treno tratta dal libro di John Fante  “Full of life”. Già dalla mattina alle 9.00 sono programmate passeggiate storico naturalistiche lungo il fiume Ofanto con arrivo al borgo antico di Cairano a cura di Irpinia trekking. Alle 18.00 l’incontro con Giampiero Galasso, archeologo direttore del Museo Archeologico di Bisaccia, sulle necropoli della civiltà di Oliveto-Cairano: un percorso attraverso l’evoluzione delle più antiche comunità indigene dell’Irpinia, attraverso l’analisi delle sepolture rinvenute (Piazza S Leone borgo di Cairano, parcheggio a piazza Municipio).   La sera di giovedì 21, nell’area della stazione Conza-Cairano-Andretta, il concerto dei Tinariwen: un’occasione per esplorare un’altra frontiera, quella del mobile popolo degli uomini blu del deserto del Mali. A salire sul palco alle 18.00 sarà invece Antonello Caporale, scrittore e giornalista de “Il Fatto Quotidiano” arrivato a via Valadier dopo anni passati a “La Repubblica”. Tra le firme di punta del giornale guidato da Antonio Padellaro, Caporale terrà un incontro dal titolo “La vita é un treno: La Linea Avellino Rocchetta”, a cui seguirà il docufilm omonimo sulle tratte ferroviarie dismesse, un viaggio a tappe che è soprattutto un atto di denuncia civile sulla situazione dei binari italiani. A seguire alle 21.00 l’incontro con i richiedenti asilo politico del Centro Sprar di Conza. La mattina alle 9.00 Irpinia trekking proporrà una passeggiata al lago di Conza,  oasi del WWF e una visita al parco archeologico di Compsa con le sue rinomate iscrizioni funerarie.    Venerdì 22 agosto si apre la mattina alle 9.00 con la visita al Borgo di Teora – il cosiddetto “paese delle serenate” – guidata Irpinia Trekking. Nel pomeriggio si torna all’area della stazione di Conza/Cairano/Andretta e ci “si sposta” tra la via Emilia e l’Est, ripercorrendo la storia delle mitiche tratte delle ferrate d’Oriente. Alle 17.30 Franco Bassi, fondatore del rock club che è anche il più grande circolo Arci d’Italia, il Fuori Orario di Taneto di Gattatico,  presenterà il suo libro “Vent’anni fuori orario” ripercorrendo insieme a Vinicio Capossela, che ne ha curato la prefazione, la storia del mitico locale col vagone dentro, a ridosso della ferrovia. Si prosegue poi con la proiezione de “Il Treno va a Mosca” di F. Ferrone e M. Manzolini (ore 19.30): un viaggio  sul mito degli anni ‘60 dell’unione sovietica in Emilia. Alle 21.00 tocca al poeta, scrittore, cantautore Vincenzo Costantino, in arte Cinaski, che nell’evento “Alla russa. Transiberiana e altre ferrate d’oriente”, realizzerà alcune letture dal romanzo capolavoro “Mosca-Petuski”  del celebre scrittore russo Venedikt Erofeev, in cui al posto dei capitoli sono segnate le tratte ferroviarie della linea secondaria che da Mosca porta a Petuski. Alle 22.00 lo scrittore Paolo Nori racconta il suo viaggio in Transiberiana accompagnato da L’Usignolo, orchestra a fiato da tempo intenta a recuperare la musica popolare da ballo emiliana,  che per l’occasione ha preparato repertorio di musiche russe. Seguirà la lettura delle valigie delle Indie e la storia del Treno che collegò Londra a Bombay via Brinidisi. Come punto di raccordo tra Occidente e Oriente ci saranno le danze ipnotiche che della Compagnia Tarantarte Nuova Danza Popolare che spaziano dal Salento ai Dervishi D’oriente. Fuori programma la visita del fotoreporter Mario Dondero che racconterà uno dei suoi viaggi. La serata si chiude con la proiezione di mezzanotte di cinema di Frontiera.     Sabato 23 agosto tanti  gli appuntamenti da segnare in agenda: alle 9.00 la visita al borgo Morra de Sanctis, il paese di Francesco de Santis,  alle 17.00 sempre a Morra  “Il lungo treno del Sud non parte più” , un incontro sulla migrazione ferroviaria del sud in cui interverranno il professore Luigi Mascilli Migliorini, lo storico Toni Ricciardi, Giovanni Rinaldi e Massimo Bottini coordinati dall’autore e giornalista de “Il Fatto” Enrico Fierro. Alle 19.30 ci si sposta all’area stazione di Conza per la proiezione del documentario “Il Passaggio della linea”  del regista casertano  Pietro Marcello,  un film poetico sugli ultimi viaggi dei treni notte. Dalle 21.30 in poi “la lunga notte del treno”, uno speciale concerto in cui – tra canzoni e racconti – diversi artisti si confronteranno col sogno del treno: Vinicio Capossela in trio, con una suite di canzoni  edite e inedite in cui treno è il soggetto principale, l’attore Lello Arena con “Scusate il ritardo” il treno della sua vita, Howe Gelb dei Giant Sand il gruppo da cui nacquero i Calexico, che proporrà la sua musica di frontiera, Robyn Hithckock  cantautore inglese in bilico  tra psichedelica e folk che canterà la famosa “I often dream of train”. Otello Profazio, storico cantastorie che nel suo vasto repertorio ha affrontato diverse volte il treno, canterà tra le altre la canzone “mannaggia agli ingegneri che hanno inventato il treno” e poi ancora Peppe Voltarelli con una lettura  inedita dei treni dalla Calabria a Buenos Aires, e  Makardia, gruppo locale che preparerà set di canzoni apposite tra anarchia e rotaie ed ancora I Sacri Cuori Social Club, la band  sospesa tra Arizona e California della riviera romagnola, Francesco Forni e Ilaria Graziano, Massimo Ferrante.

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