Avellino – A seguito della chiusura, ieri, dell’area di ricezione di Villaricca, il Cdr di Avellino continuerà la sua attività di produzione e i rifiuti saranno stoccati presso l’impianto di Pianodardine. La situazione al momento resterebbe sotto controllo, anche se avanza sempre più insistente l’eco della “differenziata”. La politica dell’inceneritore, secondo Michele Caso della Cisl, non basterebbe infatti da sola.
“Con un buon livello di raccolta si riducono anche le quantità di rifiuti destinati ai Cdr. Ma ovviamente è importante completare il piano con le discariche e i termovalorizzatori”.
Contesto che al momento vedrebbe Avellino ‘cenerentola’ della Campania, essendo priva di entrambe le cose. “Ci auspichiamo – continua Caso – che ci sia la legge regionale. Solo così si tornerà alle competenze ordinarie necessarie per chiudere il cerchio”. Intanto ieri è arrivato l’ok della Camera alla conversione in legge del decreto “recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania”.
A favore della conversione hanno votato i deputati della maggioranza, contro quelli dell’opposizione. L’intenzione è adesso quella di assicurare una normalità alla Campania attraverso una gestione dei rifiuti secondo un’amministrazione ordinaria. “Con l’approvazione del decreto legge sui rifiuti inizia finalmente la svolta in Campania”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. Il quale ha già chiesto a Bertolaso di mandare i commissari nei Comuni che non fanno la raccolta differenziata. Il piano del leader dei Verdi prevede anche la provincializzazione del settore, valorizzando il ruolo delle Province e le loro responsabilità. Come pure la diminuzione dei costi dei dipendenti della struttura del commissariato. L’obiettivo del Ministro: garantire entro dicembre 2007, come prevede la normativa, la fine della stagione dei commissariamenti. Il decreto, infine, conterrebbe un’ordinanza specifica che prevede la partecipazione dei cittadini su questi temi, così come stabilito dalla Carta di AAlborg. “E’ la prima volta che norme della Carta vengono inserite in una legge dello Stato”, ha sottolineato Pecoraro Scanio.
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