Ariano Irpino – Non importa se di destra o sinistra. La cosa fondamentale è che gli arianesi votino uno di loro. E di scelta ne hanno in questa campagna elettorale: Bevere, Pratola, Bongo, Ninfadoro, Manganiello, La Manna, D’ Amato. E’ proprio il medico chirurgo generico ed odontoiatra, Luigi D’Amato, arianese doc, la voce di questo messaggio. Candidato con Alleanza Nazionale a sostegno della presidenza di Italo Bocchino, D’Amato affronta l’elettorato regionale per la seconda volta. Già nel ’95, sempre con An, tenta la doppia carta regionale e comunale. Vince ad Ariano e diventa consigliere di maggioranza nella squadra del compianto Grasso, che purtroppo dopo sei mesi di amministrazione viene a mancare. Si ripropone nel ’96. Nel 2005, invece, sono i compagni arianesi – tra cui Giuseppe Mastandrea, attuale presidente del Consiglio comunale sul Tricolle e gli amici della sezione di Avellino – a proporre il suo nome, convinti che , al di là dell’esperienza politica pure presente, ci volesse una figura particolare per tutelare oltre che gli interessi provinciali, anche quelli di una zona come l’arianese. “Ad Ariano si dovrebbe offrire un po’ di tutto. Da dieci anni a questa parte si continua ad assistere ad un vero e proprio tsunami politico. Non abbiamo più rappresentanti regionali, altri politici hanno lasciato il campo. Occorre creare strutture industriali per i giovani, lanciando finalmente il Pip di Camporeale. Tutelare un posto troppo spesso bersagliato dal governo Bassolino sul fronte ambientale”. Convinto che ad Ariano ci sia voglia più che mai di ricambio, come avvenuto già alle ultime comunali, l’arianese ottimista conclude: “In irpinia c’è una buona predisposizione sia verso il centrodestra che verso An”. (Antonietta Miceli)
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