Castelfranci – Democraticamente insieme: Maselli attacca e riflette

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Castelfranci – Democraticamente insieme: l’incontro di Castelfranci conferma l’interesse e l’attenzione nei confronti del movimento promosso da Maselli e Santoro. Il dibattito, ricco di spunti e di riflessioni, è stato aperto dalla relazione di Amalio Santoro ed ha trovato terreno fertile nei contributi successivi: si è allargato all’utilizzo dei fondi strutturali, alla querelle sui servizi (Gengaro), alla finanziaria ed ai suoi tanti aspetti positivi (Volino), al corridoio 8, alle acque, all’organizzazione della responsabilità diffusa (De Stefano), alla stanchezza dell’elettorato ed al Partito Democratico (Chieffo). Le conclusioni sono state affidate a Franco Maselli. “Sentiamo parlare sempre più spesso di territorio e di comunità e non possiamo non sorridere pensando contemporaneamente a chi ne parla oggi ed alle nostre esperienze amministrative. Sembra quasi che la storia sia cominciata solo da qualche mese”- ha incalzato Maselli- “e noi e tanti altri amministratori non fossimo mai esistiti e, con noi, le nostre esperienze. C’è stato un tempo nel quale territori e comunità erano, nei fatti, al centro del dibattito interistituzionale. La concertazione è stata una fase di importante valorizzazione dei territori e veniva alimentata da un confronto, a volte anche duro, tra Istituzioni, Associazioni datoriali e sindacali. Oggi, invece, il confronto è stato sostituito dalle bacchettate ad imprenditori e sindacati; è l’autoreferenzialità di chi ritiene di essere il tutto e non si accorge di scivolare lentamente verso il nulla”. La nuova frontiera di Maselli non è rappresentata da un taumaturgico nuovo modello di sviluppo da più parti invocato. “Chi pensa di affidare ai modelli di sviluppo le sorti della nostra provincia non si è reso conto che viviamo in una società nella quale le trasformazioni corrono ad una velocità tale che, nel mentre si studia il modello, al momento della sua applicazione esso è gia stato superato. Se fossi sicuro – ha concluso Maselli- di non partorire un ennesimo slogan direi che l’Irpinia deve scommettere su nuovi capitalismi. Nessuno si spaventi! Non è la declinazione al plurale del noto sistema economico ma è la necessità di valorizzare e di lavorare sul capitale sociale, sul capitale umano e sul capitale fisico”. Il dibattito è aperto.

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