Ariano Irpino – 120mila euro per le progettazioni relative alla prevenzione delle dipendenze. È questo l’ammontare del finanziamento ottenuto dall’Assessorato alla Lotta alle tossicodipendenze del Comune di Ariano Irpino, retto da Andrea Pelosi, per la programmazione della ‘Unità mobile di contatto’. Il progetto è nato partendo dalla situazione irpina che rivelava un alto consumo di sostanze stupefacenti e nell’ultimo periodo numerosi morti per overdose. L’unita’ mobile di contatto, dal titolo “Monitoraggio dipendenze e modalità di ascolto”, è un servizio di prevenzione, riduzione del danno, recupero ed inclusione di strada che opera nei luoghi di maggiore rischio e disagio, per l’aggancio sia dell’utenza che vive in condizioni di particolare marginalità ed esclusione sia dei consumatori ricreativi problematici. Il lavoro di rete svolto sul territorio dall’assessore Andrea Pelosi, che si è avvalso del servizio comunale di riferimento, per la costituzione del partenariato ai fini della costituzione dei soggetti associati in Associazione Temporanea di scopo (ATS), è stato meticoloso. L’ATS vede coinvolti al momento: il Comune di Ariano Irpino quale Capofila dell’Ambito Territoriale A1, con altri 19 Comuni (Grottaminarda, Melito Irpino, Sturno, Montecalvo Irpino, Casalbore, Montaguto, Greci, Savignano Irpino, Zungoli, Villanova del Battista, Fontanarosa, Vallata, San Sossio Baronia, Vallasaccarda, San Nicola Baronia, Carife, Castel Baronia); 3 enti del Terzo Settore: il Centro Studi “V. Bachelet”, l’Associazione “VITA e l’Associazione “Amici per la vita”, che hanno dovuto documentare esperienza maturata nel campo delle dipendenze; la Comunità terapeutica diurna Punto Giovani; il Ser. T. servizio tossicodipendenze dell’ASL AV 1. Il vescovo di Ariano Irpino, Monsignor Giovani D’Alise, ha messo a disposizione i suoi volontari della Caritas Diocesana. Il Centro di Giustizia Minorile della Campania contribuirà alla realizzazione del progetto attraverso le proprie specifiche competenze. La rete delle istituzioni scolastiche sarà il canale di disseminazione delle attività di prevenzione in quanto ingloba la popolazione studentesca. In ultimo ma non per questo meno importante, l’Associazione Bottega delle Arti che ha curato insieme all’ufficio comunale la fase progettuale e la stesura degli atti necessari per la presentazione della documentazione.
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