Salzarulo: “Su Lioni Grottaminarda diciamo le verità”

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Dal sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo riceviamo e pubblichiamo: “Una breve premessa metodologica per far comprendere in che modo siamo trattati dal Governo centrale e, mi si perdoni il dettaglio, da un Parlamento che legge sempre meno le realtà dei territori. Fondi per il completamento della ricostruzione (5 – 6% da fare ancora), la cui coda potrebbe servire ad un primo rilancio dell’economia, furono assegnati nel 2006, 2008, 2010, in altrettante finanziarie, e ancora non arrivano a destinazione. Non arrivano ai cittadini, perché il loro passaggio dallo Stato ai Comuni è imputato al patto di stabilità della Regione Campania. Dunque nessun effetto tranne quello sulla stampa che, per ben tre volte, ha declamato: “ancora fondi per il terremoto dell’Irpinia!”. E veniamo, dunque, alla farsa che arriva in questi giorni nella forma di una nuova beffa che, se condotta in porto, produrrebbe il nuovo mostro di un’opera, finanziata dopo sacrifici e percorsi a ostacoli, e mai realizzata! Un emendamento di M5S e Lega Nord, approvato alla Camera, ha eliminato la figura del Commissario per la realizzazione della Lioni – Grottaminarda. Ad uso dei cittadini ma, anche, dei parlamentari, mi vedo costretto a ricostruire l’intera vicenda, facendo chiarezza. Prima di ogni altra questione. L’ing. Filippo D’Ambrosio è Commissario ad acta (e non Commissario straordinario) per il completamento della Contursi-Grottaminarda (tratta da Lioni a Grottaminarda) da realizzare con fondi CIPE (non terremoto!!!) calendarizzati sino al 2016. A quella data, ad obiettivo raggiunto, cesserebbe anche l’incarico del Commissario. Il che, se oggi occorre ancora una proroga, significa solo che non sono stati erogati tutti i fondi per quell’opera. Questo dice che D’Ambrosio ha il mandato preciso di realizzare quell’opera e non altro. E non in modo perpetuo, ma solo fino al completamento dei lavori. Inoltre la sua gestione si “deve” attenere a procedure ordinarie, con la peculiarità di assommare nelle sue mani il potere di Enti diversi. Si capisce subito l’utilità della funzione: non ha necessità di acquisire i mille pareri in cui le nostre burocrazie soffocano gli itinerari delle opere pubbliche! La Lioni-Grottaminarda era prevista dalla 219/81 e, con quei fondi, fu realizzata nel tratto da Contursi a Lioni. Il suo completamento rientrò nella Legge Obiettivo, come opera di interesse nazionale, non del terremoto (collegamento Tirreno – Adriatico). Infatti l’accordo Stato-Regione del 2008 prevedeva che un terzo della somma per la realizzazione fosse imputata alla Legge Obiettivo, come l’Expo di Milano, la Tav di Torino, il Mose di Venezia, il passante di Mestre, per le quali nessun cinque stelle o Lega Nord ha provveduto a chiedere la revoca del Commissario! Peraltro il Commissario ad Acta fu nominato nel 2002, e non nel 1980, e deve garantire solo una continuità di gestione nel progetto, il cui complessivo fu approvato nel 1986 (!) dal Ministero dello Sviluppo Economico! Ad oggi la efficienza del Commissario può essere dimostrata dai 365 giorni serviti per la progettazione, contro i 1500 mediamente occorrenti con procedure ordinarie. Lo aveva segnalato il Ministro Barca in un confronto con Tremonti circa la velocità di spesa nel Sud, come esempio virtuoso di efficienza della gestione commissariale. Se la gestione tornasse all’ordinario (alla Regione o all’ANAS, o ad altro Ente) si otterrebbe di bloccare tutto, gettando l’iter nelle pastoie burocratiche che ben conosciamo! Vengo ora al compenso di 100.000 euro annui che ha fatto gridare allo scandalo. Pare, invece, che questa somma serva a far funzionare l’intero ufficio commissariale, costituito da sette funzionari del Ministero, che percepiscono lo straordinario, all’immensa somma di 1.000 euro lordi al mese, per gestire un’opera da 430 milioni di euro in Campania ed un’opera di circa 100 milioni di euro in Basilicata. Ci dobbiamo, però, interrogare su cosa costerebbe gestire un’opera da 500 milioni di euro affidata alle procedure ordinarie! Appare più verosimile che si stiano risparmiando milioni di euro di costi indiretti e con la certezza di procedure amministrative rapide e tempi di esecuzione dei lavori negli standard europei. Dunque le nostre delegazioni parlamentari avrebbero bisogno di approfondire l’informazione di merito, prima di votare e assecondare azioni demagogiche e strumentali. O forse i parlamentari del Sud hanno ritegno nel sostenere le ragioni del mezzogiorno? In Basilicata, dove forse circola una maggiore e migliore consapevolezza dei fatti, si preparano a proporre che la Regione si avvalga proprio di quella struttura del Commissario ad acta soppressa dalla demagogia e dall’odio leghista. Queste poche informazioni vogliono essere solo un invito e un monito per tutte le delegazioni parlamentari serie e oneste. Nei prossimi giorni, invece, con Lega Autonomie e ANCI, organizzeremo un incontro per fare il punto sui fondi della legge 32, assegnati e mai giunti a destinazione negli ultimi dieci anni, solo perché transitati per l’ordinario patto di stabilità della Regione Campania! Anche per far conoscere la vicenda al neo-nato Governo Renzi!”

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