Avellino – Quasi mille persone, una folla silenziosa e rispettosa ha accompagnato l’ultimo viaggio di Salvatore Cosenza, l’assistente capo della Polizia di Avellino prematuramente scomparso all’età di 44 anni. Due lunghi applausi all’entrata e all’uscita del feretro dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie hanno salutato Sasá: colleghi, dirigenti degli uffici della Questura, rappresentanti delle forze dell’ordine, il capo della Procura Cantelmo, gli amici e i compagni di scuola dei figli hanno mestamente partecipato alla funzione religiosa. A stento si trattenevano le lacrime, l’emozione era troppa. “Salvatore era ben voluto e amato da tutti. Sará difficile ritornare in ufficio e non vedere più il suo sguardo e il suo sorriso che metteva di buon animo tutti i colleghi”: i dirigenti della Questura lo hanno ricordato così nell’elogio funebre tenuto a margine delle esequie. “Non esistono parole di consolazione per questa tragedia – ha riferito il parroco durante la messa – Improvvisamente Salvatore ha lasciato questa vita, la sua storia”. All’uscita del feretro dalla chiesa, sirene spiegate e uno striscione con su scritto ‘Ciao Sasà’ hanno reso l’ultimo omaggio alla memoria del giovane poliziotto.
Redazione Irpinia
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