Ritrovato nella notte speleologo di Aosta

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E’ stato localizzato nella notte il corpo senza vita di Gianluca Girotto, lo speleologo di 46 anni di Aosta disperso dal pomeriggio di ieri durante un’escursione nella grotta Tacchi sui monti di Zelbio (Como).  Gli uomini del Soccorso alpino speleologico della Lombardia, hanno trovato il cadavere un metro sotto il livello dell’acqua nel torrente sotterraneo in cui lo speleologo era stato visto precipitare.  L’escursionista faceva parte dello Speleo club Cai della Valle d’Aosta ed era sceso domenica a un centinaio di metri di profondità assieme ad altri sette compagni. Giunto all’altezza di uno scivolo panoramico, era caduto nel torrente sottostante, particolarmente impetuoso e gonfio d’acqua. Gli uomini del Soccorso Alpino hanno lavorato tutta la notte per riuscire a raggiungere il corpo, e per farlo hanno dovuto allargare alcuni cunicoli.   Lo speleologo era disperso in una grotta sui monti della Valle del Nose’, nella zona del comune di Zelbio (Como), a 785 metri di quota. L’uomo, percorrendo uno scivolo di circa 30 metri lungo la parte aerea della grotta, sarebbe caduto nel cunicolo e sarebbe stato inghiottito da un torrente sotterraneo, gonfiato dalle piogge degli ultimi giorni. L’uomo partecipava a un’escursione organizzata da un gruppo di otto speleologi valdostani scesi nei cunicoli del Pian del Tivano. Persone preparate e con esperienza, riferiscono i carabinieri.  L’allarme al soccorso alpino ieri è scattato alle 16. I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) hanno raggiunto l’ingresso della grotta e una squadra di pronto intervento è entrata per verificare la situazione, mentre all’esterno viene approntato il campo base dove stanno convergendo le squadre.  La grotta Tacchi fa parte dell’ampio sistema di cunicoli scoperti nella zona del Pian del Tivano. Complessivamente la grotta comprende 9 chilometri di cunicoli e scende per 163 metri dal punto di ingresso. La parte percorribile è però lunga circa un chilometro.  

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