Avellino – “Il presidente dell’Alto Calore Servizi ragiona come se finora avesse vissuto su Marte e tenta di ricacciare nell’oblio la sua esperienza da presidente dell’Ato ed il ruolo che in questi anni ha avuto, direttamente ed indirettamente, nelle politiche relative al servizio idrico integrato in provincia di Avellino”. E’ questa la posizione che il coordinamento provinciale dell’Unione di Centro esprime in merito all’assemblea dei soci dell’Acs che si è svolta questo pomeriggio e nel corso della quale a rappresentare i sindaci dell’Udc è stato il primo cittadino di Castelvetere sul Calore, Walter Pescatore.
“Non si può dimenticare né tacere – continua il coordinamento provinciale dello scudocrociato irpino – che da presidente dell’Ato De Stefano ha fortemente osteggiato l’affidamento del servizio idrico integrato all’Alto Calore Servizi. Oggi De Stefano evidentemente si è convinto del contrario e la pensa diversamente. Quanto abbiamo sostenuto da tempo gli avrà fatto cambiare idea e di questo non possiamo che compiacercene. E’ anche vero che De Stefano gradisce certe ambiguità. Basta pensare al fatto che oggi si ritrova ad essere contemporaneamente Amministratore Delegato dell’Acs e componente del comitato per il controllo analogo”.
“La nostra posizione – così si conclude la nota – sarà comunque di dialogo, assumendo come nostra priorità il bene dell’Alto Calore, pur individuando nella relazione del presidente De Stefano tanta teoria e pochissima possibilità di incidere concretamente per dare una soluzione ai problemi della società. Auspichiamo, pertanto, l’avvio di una stagione di confronto che possa finalmente consentire di chiudere il capitolo dei veleni e delle polemiche così cari a questo consiglio di amministrazione, una disponibilità al confronto che abbiamo assunto da oltre due anni negli enti sovracomunali e di servizio, anche laddove come Unione di Centro siamo maggioranza, come pubblicamente dichiarato dal segretario provinciale in più occasioni e come confermato nel corso dell’assemblea Asi dei giorni scorsi”.