Dopo le dichiarazioni rese dal manager dell’Asl di Avellino, Sergio Florio, la FP CGIL e la CGIL di Avellino ribadiscono che non vi è stata alcuna strumentalizzazione nella gestione della vicenda dei pazienti ai quali “di fatto è stata negata da due settimane l’assistenza integrata ed oncologica. E’ tanto più assurdo, infatti, se come ha dichiarato Florio all’assemblea dei sindaci – afferma Marco d’Acunto, segretario provinciale FP CGIL di Avellino – l’assistenza è stata interrotta per un mero errore di comunicazione, rispetto al quale vorremo chiedere di chi sono le responsabilità, perché è un fatto ancora più grave se a 600 e più pazienti da due settimane viene negato un diritto e solo oggi Florio è in grado di dire che le motivazioni sono tutte da ascrivere ad un errore di comunicazione. E’ più verosimile, invece, che Florio non voglia ammettere l’errore commesso, in quanto la direttiva del 22 novembre, per quanto ci riguarda – afferma D’Acunto – è chiarissima e non dice affatto quello che oggi il manager dell’Asl dichiara all’assemblea dei sindaci. Ma visto che tale errore di valutazione e gestionale viene camuffato da un errore di comunicazione, chiediamo che venga immediatamente comunicato ai pazienti cosa fare per vedersi garantita e ripristinata l’assistenza, in quanto se questa, non verrà ripristinata dal primo gennaio, sarà evidente ed avremo ogni certezza che si sia trattato di una esplicita volontà di interruzione del servizio, poi ritrattata a seguito delle pressioni del sindacato”. Sulla vicenda anche il commento del segretario provinciale della CGIL di Avellino, Vincenzo Petruzziello: “Pur di non ammettere l’errore, Florio sigla una brutta figura maggiore dell’autogol di cui si è reso protagonista, sospendendo l’assistenza ai pazienti”.
Redazione Irpinia
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