Avellino e hinterland sempre più sommersi dai cumuli di immondizia

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Avellino – Se il tassello su Difesa Grande è stato inserito, rimane senza epilogo il dramma dei rifiuti che tra miasmi, insetti etc. etc., sta mettendo a dura prova le comunità irpine. Per quanto riguarda la città capoluogo una nota dell’Asa spa informa che per le strade restano ancora 564 tonnellate di rifiuti. Al Cdr di Pianodardine sono state sversate 1.243 tonnellate relative al mese di ottobre. La differenza tra il pattume giacente in strada ammonta a 119 tonnellate alle quali vanno aggiunte le 446 t. in esubero dal mese di settembre. Il tutto a seguito della chiusura di 10 giorni, per problemi tecnici del Cdr che non ne consentì il conferimento. “Considerando – si legge nella nota dell’Asa – che il Cdr di Pianodardine per la città di Avellino consente il conferimento di 70 tonnellate quotidiane di rifiuti, pari alla produzione giornaliera, è evidente che in assenza di un provvedimento ad hoc del commissario straordinario – che consenta all’Asa un conferimento maggiorato nei quantitativi – non sarà possibile ritirare rifiuti in esubero accumulati nel mese di settembre e ottobre. Intanto l’Asa ha ripreso le operazioni di ritiro dei rifiuti in strada dando priorità al ritiro dei sacchetti e allo svuotamento dei cassonetti nelle zone a più alta densità abitativa e nei pressi delle strutture pubbliche, quali scuole, uffici, ospedali. E si sta provvedendo a sgombrare le zone periferiche”.

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