Bilancio. Revisori conti danno forfait, Montanile chiede dimissioni

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L’alone di mistero che ruota intorno all’ipotesi di dissesto non si scoglie, ma ormai da più parti si pensa all’improbabilità di una soluzione di questo tipo.
Ne è convinto il Presidente della Commissione Bilancio, Alberto Bilotta che da tempo denuncia la cordata di omertà che si è venuta a creare intorno allo stato dell’arte delle casse comunali. “Entro il 30 novembre l’amministrazione dovrà presentare gli equilibri di bilancio in Consiglio comunale – dichiara – ma ad oggi non abbiamo ancora la relazione del Collegio dei revisori dei Conti”.
Questa mattina il presidente del Collegio, Ottavio Beretta ha dato nuovamente forfait in Commissione Bilancio giustificando che l’organismo non era in grado di fornire chiarimenti esaustivi sugli argomenti richiesti. Ma per Bilotta e il consigliere Montanile si tratta di un comportamento scorretto in quanto, gli addetti ai lavori, a pochi giorni dalla seduta municipale avrebbero almeno potuto fornire dei dati parziali sulla questione. “Il sindaco aveva indicato nei giorni 18, 20 e 22 novembre, le date per relazionare – spiega Montanile – ma non ci è stato fornito alcun dato che ci consenta di proporre una via d’uscita. Mi sembra che qui si stia giocando a nascondino e per questo chiederò le dimissioni dell’intero collegio dei revisori”.
Secondo quanto spiegato da Bilotta il presidente Beretta non ha ancora a disposizione tutti i dati per relazionare, mancano infatti alcuni passaggi importanti che devono fornire i dirigenti comunali. Senza questo documento anche l’assessore Spagnuolo che in questi mesi si è chiusa nel silenzio, non può concludere la sua ricognizione generale sulla situazione debitoria dell’Ente.
Ma le condizioni per un dissesto sono da escludere. “Non ci sono anticipazioni di cassa, non ci sono mancate erogazioni dei servizi ma perché mai è stata presa in considerazione un’opotesi del genere – conclude Bilotta – A questo punto due sono le ragioni, o c’è stata incompetenza da parte degli organi addetti sull’organizzazione economica finanziaria del Comune, oppure l’esecutivo ha voluto cavalcare l’onda del dissesto per poi dire di essere la cura ad un male che non c’è”. di Rosa Iandiorio

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