Continua il braccio di ferro tra i sindaci del Piano di Zona A 4. I comuni di Avellino, Montefredane, Pietrastornina, Chianche, Altavilla, Pratola Serra, San Martino Valle Caudina, Capriglia, Prata Principato Ultra, Roccabascerana, Torrioni, Petruro Irpinio, Rotondi, Grottolella e Cervinara, risultati inadempienti rispetto all’obbligo di dotarsi di una forma associativa per la gestione dei servizi sociali sono stati chiamati ancora una volta a decidere sulle sorti dell’Ambito A4.
I tempi per scongiurare il commissariamento sono strettissimi, entro la prossima settimana gli amministratori devono individuare una soluzione condivisa, ma il clima che si respira preannuncia esiti sconfortanti.
Il sindaco Paolo Foti, per uscire dall’empasse che si è determinata, ha proposto la costituzione di un coordinamento ad horas per smussare gli animi e superare le difficoltà. “Oggi rivestiamo un ruolo politico – ha esordito il primo cittadino – non ci addentriamo in provvedimenti di carattere giuridico, ma cerchiamo di realizzare un’intesa istituzionale tra organi istituzionali per poter far ripartire l’Ambito di Zona nell’interesse della comunità”.
“Se il sindaco vuole trovare una soluzione unitaria è giusto che ci dia la vice-presidenza e il coordinamento direzionale, altrimenti non si va avanti”. E’ stata questa la replica del sindaco di Roccabascerana, Saverio Russo che a nome di altri 8 sindaci (Rotondi, Cervinara, Prata Principato Ultra, Grottolella, Cervinara, Capriglia, Torrioni) ha chiesto un ruolo attivo nella gestione del nuovo Ambito. “Già dalla programmazione siamo stati messi fuori – aggiunge – adesso chiediamo voce nel sistema organizzativo”. L’intervento di Russo ha seguito la presentazione di un documento, in cui si chiedeva formalmente di modificare la convenzione nella parte in cui è previsto il Fondo Unico di Ambito; la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali; il riconoscimento di pari dignità a tutti i Comuni appartenenti all’Ambito e in ultimo, la richiesta di un coordinatore che non sia un dipendente del comune capofila.
“Individuare un dirigente interno al comune è un risparmio necessario – ha replicato il sindaco Ricci – si può discutere di individuare un dirigente interno ad un altro comune, ma non si può retrocedere sull’idea che non vanno spesi altri soldi per ulteriori compensi”.
“Mettiamo in sicurezza il nostro Piano di Zona – ha aggiunto il sindaco di Tufo – poi ci preoccuperemo del futuro tattico. Ricordiamoci che entro il 14 dicembre dobbiamo fare delle proposte per accedere ai Fondi Pac, 1 milione 400 mila euro per i nostri cittadini”.
Dopo un’accesa discussione di circa due ore e mezza, i sindaci hanno trovato una convergenza sulla proposta del sindaco di Avellino e hanno nominato una commissione di lavoro che si riunirà domani pomeriggio e sarà composta da Foti, Tropeano, Aufiero, Grassi, Tangredi, Donnarumma, Tenneriello. La proposta che uscirà dall’incontro passerà poi per la prossima assemblea dei sindaci. (di Rosa Iandiorio)