Geologi – Russo commenta la manifestazione romana dei professionisti

Francesco Russo, Presidente dell’ Ordine dei Geologi della Campania interviene sullaa manifestazione svoltasi oggi a Roma e che ha visto la partecipazione di circa 30.000 persone. Una manifestazione delle professioni e senza alcun colore politico. Il Presidente regionale dei geologi, ha rilasciato la seguente dichiarazione: Noi siamo scesi in piazza ed anche in modo massiccio e convinto per affrontare decisamente la questione relativa al decreto Bersani Purtroppo abbiamo assistito a numerosi interventi strumentalizzati. L’unico , vero, chiaro intervento è stato quello del Presidente Nazionale dei Geologi, Pietro De Paola. Deplorevole è stata la partecipazione di alcuni politici dell’opposizione che in 5 anni nonostante le promesse fatte non sono stati capaci di portare a termine la riforma delle professioni. Oggi hanno partecipato strumentalizzando un diritto dei professionisti che non possono e non devono avere colori di appartenenza nella loro veste professionale. Un altro fatto che ho trovato profondamente ingiusto è stato quello di blindare la manifestazione in uno spazio ristretto quasi come se non si volesse dare spazio e visibilità alla manifestazione. Questo è un fatto che ci lascia un profondo amaro in bocca. Mi aspettavo un contributo maggiore dal punto di vista qualitativo. Tutti i professionisti si augurano che in maniera determinante si giunga ad una riforma degli ordini professionali attraverso un tavolo di concertazione tra Stato e Consigli Nazionali. Non bisogna dimenticare che gli ordini professionali sono gli unici enti che tutelano la categoria dei professionisti. In Campania si stanno già avvertendo delle difficoltà per quanto riguarda il lavoro presso gli enti. A causa dell’abolizione della tariffa minima stabilita dal decreto, si gioca al ribasso a discapito della qualità del lavoro e della professionalità. Mentre prima, la qualità del lavoro e la professionalità erano due parametri fondamentali di confronto tra professionisti che partecipavano ai bandi di gara, oggi invece diventa preponderante l’aspetto economico”.