Repole: “Nostro territorio non può contemplare parola petrolio”

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Il sindaco Rosanna Repole dichiara: «L’Amministrazione comunale di Sant’Angelo dei Lombardi, nella giornata del Forum ambientale di comitati, associazioni e cittadini dei paesi dell’Appennino meridionale, presso l’Abbazia del Goleto, ritiene che lo sviluppo del territorio non possa contemplare la parola “petrolio”. Pertanto intendiamo deliberare a breve contro le trivelle esprimendo parere contrario agli sfruttamenti del suolo, in particolare alle perforazioni. L’Amministrazione di Sant’Angelo dei Lombardi prenderà parte a ogni campagna di sensibilizzazione sul tema e alle future iniziative per scongiurare le trivellazioni. Le priorità indicate in campagna elettorale, e le linee che questa maggioranza vuole seguire per il paese, sono ben altre. Formazione, cultura, turismo sostenibile, innovazione tecnologica. Pensiamo che ogni comunità del circondario abbia le proprie specificità, ma che nessuna caratteristica possa essere in linea con il progetto petrolifero. Inoltre, in questo momento, destano preoccupazione le notizie che arrivano da Napoli. Sull’acqua è infatti in corso uno scontro che vedrebbe ancora una volta penalizzate le aree interne. Auspichiamo fortemente che la decisione di smembrare gli Ato, con una perdita di titolarità per la provincia di Avellino, possa essere rivista in Consiglio regionale. E crediamo che sia di importanza vitale, come peraltro indicato dai tavoli per lo Sviluppo, intervenire subito sulle reti idriche e sul dissesto idro-geologico. Sulla questione degli elettrodotti, uno dei quali interessa da vicino Sant’Angelo, diciamo una volta per tutte, anche per mettere fine ad alcune polemiche, che per quanto riguarda il territorio comunale i termini per le osservazioni sono scaduti quando questa Amministrazione non era ancora in carica. Nei limiti dei poteri che le leggi ci assegnano intendiamo fare di tutto per tutelare il paesaggio e la salute dei cittadini, ma non accetteremo mai di essere indicati come i responsabili di decisioni e impostazioni altrui», conclude il sindaco Repole.

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