Avellino – Domenica sera, 28 luglio, quando si è schiantato contro il guard rail, finendo nella scarpata, il pullman andava “presumibilmente” tra i 100 e i 110 km orari. Prima dell’incidente, però, la velocità tenuta dall’autista, secondo i primi accertamenti degli inquirenti, erano entro i limiti consentiti e lo stesso ha tentato di evitare il disastro appoggiandosi alla barriera di protezione per fermare il mezzo. Altre perizie e nuovi sopralluoghi da parte degli agenti della polstrada sono previsti per i prossimi giorni. Il tratto del viadotto di Monteforte Irpino teatro della tragedia di domenica sera resta sotto sequestro, come pure sotto sequestro sono la carcassa dell’autobus precipitato e le telecamere fisse presenti in autostrada.
Il procuratore di Avellino Rosario Cantelmo ha infatti disposto il sequestro per consentire all’ing. Alessandro Lima, perito nominato oggi, di eseguire tutti i rilievi strutturali necessari. Lima ha gia’ effettuato diversi sopralluoghi in quel chilometro e mezzo sequestrato che non sara’ percorribile fino a quando la procura di Avellino lo riterra’ opportuno. “Ho passato piu’ tempo li’ che fuori in queste 48 ore – dice l’ingegnere – e’ un sopralluogo continuo”. Lima ha gia’ acquisito elementi documentali ma avra’ anche la facolta’ di ascoltare sempre alla presenza della polizia giudiziaria testimoni e di porre domande su aspetti che dovesse ritenere non chiari rispetto ai rilievi documentali e strutturali. Esperto di infortunistica stradale e da tempo incaricato di perizie giudiziarie, Lima si occupera’ anche della perizia sull’autobus precipitato, oltre che dello stato del tratto autostradale. “Non ho un limite di tempo – spiega ancora il perito – perche’ si tratta di un caso molto complesso che richiedera’ verifiche accurate. E la fretta in questi casi e’ cattiva consigliera”.