Diffamarono l’Ispettore di Polizia Penitenziaria, medici a giudizio

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La vicenda risale all’estate del 2010 e riguarda ben due lettere inviate alle Autorità Sanitarie in cui si contestava la condotta dell’Ispettore di Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di Avellino, Iovine Berardino, che, avuto contezza del contenuto delle stesse, sporgeva querela per diffamazione nei confronti dei medici B.A.e A.R. che ne risultavano essere i firmatari e che, pertanto, allo stato, sono imputati per il predetto reato. La Procura della Repubblica di Avellino aveva richiesto l’archiviazione del procedimento per ben due volte ma, in entrambi i casi, il G.I.P. la rigettava, accogliendo, invece, i due relativi atti di opposizione alla richiesta di archiviazione del legale dell’Ispettore Iovine, il penalista Stefano Vozella. Pertanto, in accoglimento delle richieste del predetto legale, il G.I.P. ordinava al PM di formulare l’imputazione a carico dei due medici, in tal modo giungendo alla fissazione della prima udienza dibattimentale prevista per l’inizio del prossimo anno. Non è l’unico caso in cui l’Ispettore Iovine, figura carismatica all’interno del Penitenziario Irpino, nonché colui che partecipò alle operazioni di cattura dei detenuti evasi nel dicembre scorso, si è trovato costretto a sporgere querela: è attualmente in corso un altro processo, in cui Iovine è persona offesa costituita parte civile, nell’ambito del quale risulta imputato un suo collega Ispettore di Polizia Penitenziaria, accusato di aver proferito delle minacce nei confronti di Berardino Iovine.

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