Gallicchio difende mons. Alfano dalle parole di Florio

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“Capisco che sull’operato del manager dell’Asl di Avellino si sia concentrata l’attenzione della stampa anche nazionale ma le sue dichiarazioni lasciano sempre a desiderare, anche quando attacca in maniera ingiusta e strumentale l’ ex arcivescovo di S.Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia mons. Franco Alfano”.
Pasquale Gallicchio dirigente provinciale del Partito democratico e coordinatore del circolo di Bisaccia non ci sta alle parole usate dal direttore generale che ha rimarcato, rispondendo alle domande di una giornalista di Affaritaliani.it, l’opposizione dell’allora arcivescovo Alfano alla chiusura dell’ospedale di Bisaccia.

“Don Franco – replica Gallicchio – ha sempre difeso con fermezza e discrezione questo territorio. Due esempi. Dalla marcia sul Formicoso contro la costruzione di una megadiscarica alla difesa del diritto alla salute con la protesta a Napoli, dove lo stesso don Franco ha subìto insieme a noi l’offesa di vedersi chiudere in faccia i portoni del palazzo della Giunta regionale. Quindi, vorrei dire a Florio, che la chiesa altirpina ha cercato, come del resto fa sempre, di tutelare le sue comunità da una ingiustizia che si stava consumando. E la chiusura dell’ospedale di Bisaccia resta una grande ingiustizia. Però, grazie a quelle azioni e al ricorso al Tar del comune di Bisaccia siamo riusciti a far compiere un importante passo indietro alla Regione Campania rispetto alle scelte fatte. Sono sicuro che don Franco se fosse ancora con noi sarebbe sempre in prima linea ma sono altrettanto certo che pur dalla sua nuova diocesi continui a prestarci attenzione. In don Franco abbiamo riposto una profonda fiducia, la stessa che riponiamo nel nostro neo arcivescovo don Pasquale Cascio”.

Gallicchio non perde occasione per ricordare i preparativi della campagna di raccolta firme che inizierà a giorni. E proprio su ciò l’esponente del Pd fa notare.
“E’ lo stesso Florio, nelle dichiarazioni rese alla stampa, che manifesta rabbia rispetto al fatto che i risparmi ottenuti in questi due anni, concretizzati con gli avanzi di amministrazione nel 2011 in 20 milioni di euro e altrettanti per il 2012, finiranno nelle casse regionali per contribuire a sanare i deficit di altri enti regionali del settore della sanità. Il manager fa capire che questa anomalia di federalismo regionale non tiene conto delle diverse morfologie territoriali, della concentrazione della popolazione, dell’ età media e della percentuale di ultra65enni. Cose che noi denunciamo da anni ma che il governo regionale di centrodestra non prende in considerazione. Perciò, noi siamo pronti a mettere in moto un movimento in grado di chiedere a gran voce un intervento regionale che possa premiare le Aziende Sanitarie Locali che risparmiando si vedano riconoscere l’utilizzo di buona parte delle stesse risorse. Noi proponiamo l’utilizzo dell’80 per cento dell’avanzo di amministrazione da parte dell’Asl che risparmia mentre il restante 20 per cento lo si dovrà destinare a favore di un fondo di solidarietà in grado di essere utilizzato dalle altre Aziende Sanitarie Locali con i conti in rosso”.

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