All’indomani della comunicazione di Catenacci al primo cittadino Oreste Ciasullo, si scatena la polemica. Un comunicato inviato allo stesso sindaco ufitano in cui si esprime solidarietà ed un certo disappunto. “Si tratta di un atto inusuale di prevaricazione che può far riferimento solo ad una concezione del governo del territorio in termini autoritari. Si ricorda che la Soprintendenza interviene ‘ad horas’ pur di salvaguardare un bene di interesse storico-culturale ed ambientale. Si ribadisce ancora una volta che località Ischia non ha alcuna necessità di un intervento di ricomposizione morfologica, è un sito che per un periodo di oltre 50 anni si è arricchito di vegetazione, ha una sua naturale ricomposizione morfologica e non possiede alcun requisito formale di ‘cava dismessa’. Su tale sito non sono avvenute attività estrattive da oltre 50 anni, né quindi si poteva immaginare che detti luoghi potessero essere interessati alla realizzazione di una discarica di fos e sovvalli, camuffandola con la beffarda denominazione di ‘ricomposizione morfologica’”.
Redazione Irpinia
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