“Un passo avanti notevole”. Così il senatore Enzo De Luca, consegnando la dichiarazione di voto per il Partito democratico, ha definito il disegno di legge (n. 2642) relativo a “Nuove disposizioni in materia di utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivanti o loro sinonimi, approvato ieri al Senato.
“Con questo ddl – ha precisato De Luca – si aggiorna la legge, risalente al lontano 1966, relativa al settore della pelle, della pelliccia e del cuoio, che ha una rilevante incidenza sul nostro Pil, con un fatturato di 5 miliardi di euro per quanto riguarda solo le concerie e di 26 miliardi di euro per quanto riguarda tutto l’ulteriore indotto che viene ad essere coinvolto in esso”.
Passando brevemente in rassegna i punti salienti del testo, che con una serie di disposizioni tutela i consumatori, ma anche il settore conciario dalla concorezza sleale che abbassa i parametri qualitativi dei prodotti e ingenera rischi per i consumatori, De Luca ha ribadito il voto favorevole del Pd e si è soffermato sulla tutela della salute dei lavoratori e dell’ambiente. “Il settore conciario è un’eccellenza del Paese, un settore trainante della nostra economia, e poli come quelli di Solofra, in Irpinia, Arzignano, in provincia di Pisa, e Santa Croce, in provincia di Vicenza sono realtà da tutelare, anche mediante specifiche azioni di salvaguardia della salute dei lavoratori e di bonifica ambientale, e potenziare. Certamente – ha concluso de Luca – nel testo vi sono termini, anche rispetto a ulteriori indirizzi provenienti da direttive europee, che possono essere migliorati, ma ritengo che complessivamente esso rappresenti una risposta valida a esigenze prioritarie, manifestate più volte dall’associazione nazionale degli operatori del settore ed emerse anche nel corso di incontri e iniziative pubbliche organizzate a Solofra dal sindaco Michele Vignola, quali quelle di elevare qualità dei prodotti, tutelare lavoratori e ambienti di lavoro e offrire maggiori garanzie ai consumatori”.