Peluso e Santoro mettono alle strette Mainiero. Verità o bugia?

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Carmine Peluso e Pasqualino Santoro mettono alle strette il sindaco Antonio Mainiero che ormai non ha più una maggioranza. I due ex candidati sindaci che poi trovarono al fotofinish un accordo con Mainiero per dare una stabilità allo stesso Mainiero al momento del rimpasto, dettano le condizioni, più che altro poggiando su questioni serie e non per personalismi. A confermare ciò è l’assessore Carmine Peluso, con delega allo sport e spettacolo, che chiede al sindaco di attivare nel dettaglio un miniprogramma di fine mandato nel quale il suo gruppo abbia pari dignità degli altri partiti. Peluso a Canale58, emittente arianese che segue da vicino le vicende politiche ricostruisce gli ultimi episodi: «Ho fatto un’alleanza elettorale con Mainiero per il bene delle città dando disponibilità al sindaco di ricomporre la maggioranza in un momento di difficoltà. Non metto in dubbio di aver avuto deleghe con responsabilità forti, ma in questo periodo ho dato spinta ed equilibrio alle associazioni sportive del territorio. Ma è da un po’di tempo che alcune cose sono ferme – aggiunge Peluso – e allora ho chiesto al primo cittadino di fare una sintesi del programma perché ho la responsabilità verso il 10 per cento degli elettori arianesi». L’assessore come un fiume in piena aggiunge: «In questa ultima fase politica ogni consigliere fa capo a se stesso, ma è giunto il momento di fermarci un attimo perché il sindaco deve convocare i segretari di partito e i vari capigruppo per discutere di rilancio amministrativo. Tutto questo deve avvenire con il massimo equilibrio tra i partiti, anche perché non abbiamo altre pretese. Se non avviene tutto questo possiamo anche uscire dalla maggioranza». Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo di Liberi e Forti Pasqualino Santoro che a distanza condivide il discorso di Peluso: «Dobbiamo affrontare i problemi della città nel suo complesso, perché pur convenendo sul nome del Presidente del consiglio Gaetano Grasso chiediamo che si sblocchi la questione dell’ufficio tecnico. Non sono disponibile ad ulteriore sacrificio – afferma Santoro – perché le opere pubbliche sono ferme al palo quindi ci giochiamo la credibilità». Sarà davvero così? Oppure per l’ennesima volta i protagonisti politici arianesi si rimangeranno ciò che avevano detto il giorno prima pur di rimanere incollati alla poltrona tradendo puntualmente i propri elettori.

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