Calcio Avellino, Taccone: “Biancolino non è un traditore”

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Di seguito, l’intervista esclusiva al presidente dell’A.S. Avellino 1912, Walter Taccone.

A che punto è la pratica per la convenzione dello stadio “Partenio – Lombardi”? E a quanto ammonta la capienza che l’Avellino Calcio richiederà alla Commissione Provinciale?
“Lo stadio è già stato dichiarato agibile dall’ingegnere esterno, incaricato dal Comune di Avellino, che ha effettuato un sopralluogo di verifica. Il Comune, a sua volta, presenterà la pratica ai Vigili del Fuoco che dovranno dare l’ok. Dopo l’iter burocratico sull’idoneità, in termini di sicurezza, dell’impianto sportivo, passeremo alla Commissione Provinciale, alla quale richiederemo la capienza di 7499 spettatori”.

Sono stati presentati ai tifosi e alla stampa i giocatori: Emanuele Catania e Alessandro Fabbro. Due nuove pedine per la rosa di Rastelli. Due tasselli che faranno la differenza sul rettangolo di gioco?
“Assolutamente. La carriera calcistica di entrambi parla chiaro. Sono due giocatori che hanno fatto e faranno la differenza: uno in attacco e l’altro in difesa. Il reparto arretrato, con Izzo e Fabbro centrali e Zappacosta e Pezzella sulle fasce è ormai al completo. E poi c’è il nostro portiere Fumagalli che è esemplare. Catania è l’uomo giusto per l’Avellino. E’ capace di saltare l’uomo per poi concludere in rete o accentrare la sfera per le due punte affinchè capitalizzino. In queste due scelte importanti a livello tecnico-tattico, si contraddistingue il grande lavoro del Direttore Sportivo Enzo De Vito e del Direttore Generale, mio figlio, Massimiliano”.

Raffaele Biancolino in biancoverde: un sogno che dopo tre anni diviene realtà?
“Tra Raffaele e l’Avellino c’è stata una cordiale chiacchierata. E’ un calciatore molto valido che non reputo, assolutamente, in fase di chiusura di carriera. E’ un bomber di razza. Un giocatore che in attacco, potrebbe fare senz’altro la differenza. La famiglia Taccone sarebbe ben lieta di avere la sua disponibilità, dando, ancora una volta, dimostrazione delle proprie risorse, idee e posizioni”.

Ci spiega, presidente, perché, per ben due anni, la trattativa tra Biancolino e l’Avellino non è andata a buon fine?
“Biancolino fu contattato quando la neonata Avellino era in serie D se ben ricorda. Beh, all’epoca non c’erano le mature condizioni e soprattutto garanzie, da parte della società, di tenerlo in Irpinia. L’Avellino era un club giovane e Raffaele aveva manifestato la propria volontà di legare la sua carriera ai colori biancoverdi. I suoi procuratori e legali, però, ritennero opportuno indirizzarlo verso altri sodalizi e altre categorie. Il saluto ai tifosi al “Roca” di San Tommaso, dunque, fu fatto con il cuore dal calciatore. Non è mai stato vissuto come un tradimento, almeno da parte nostra”.

In seguito ad alcune dichiarazioni da lei rilasciate, qualche settimana fa, ci sarà la possibilità di portare questo famoso boomber di serie A ad Avellino?”
“L’attaccante di serie A è stato contattato ma ha preferito trovare soluzioni alternative in categorie superiori. Avellino è sì una piazza importante, entusiasmante, stimolante ma pure incomparabile rispetto al calcio di livelli preponderanti come la massima serie. Mi spiace aver deluso le aspettative di qualche tifoso. Non era mia intenzione. D’altronde, chi mastica calcio, sa che non è semplice far divenire sempre i sogni realtà. Ciò nonostante, terremo fede alle nostre promesse allestendo un attacco competitivo e idoneo al salto di categoria”.

Che Partenio – Lombardi si aspetta per il campionato che verrà?
“Un Partenio pieno, al limite della capienza. Vogliamo il dodicesimo uomo in campo: il grande tifo di Avellino. Dopo gli sforzi sostenuti, meritiamo appoggio morale ed economico. Solo così, l’avventura biancoverde potrà continuare ed andare lontano”.
(di Anna Vecchione)

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