Avellino-Forza Italia: “Nessuna spaccatura, solo apertura di vedute”

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Avellino – Un partito attento. Una nuova prospettiva di rilancio. Un gruppo unito e senza spaccature. Forza Italia mostra il suo volto senza ombre – a dispetto di quanto è stato detto o pensato – e un’apertura verso il mondo politico esterno che sarà punto cardine di una nuova strategia. Senza preamboli di sorta ma con progetti concreti e lungimiranti, il gruppo azzurro di stampo irpino ha aperto ieri pomeriggio le porte della sede avellinese per ‘chiarire’ posizioni e sciogliere nodi reali ed ipotizzati. Una serie di punti discussi ed analizzati senza utopia e con una invidiabile lungimiranza dall’intero comitato provinciale con la partecipazione del coordinatore Antonio De Mizio, del capogruppo regionale Cosimo Sibilia e dell’europarlamentare Giuseppe Gargani. Scadenze impellenti e progetti futuri disposti in ordine di tempo e di priorità. Impellente, tanto per cominciare, la Conferenza Programmatica, indetta dal primo cittadino Pino Galasso. Un appuntamento rispetto al quale Forza Italia “deve assumere una posizione. Il nostro gruppo consiliare deve decidere in termini brevi quale linea adottare e motivarla con raziocinio e propositività”. Insomma, posizioni sì ma che portino ad uno sviluppo e non facciano arenare l’attività amministrativa a dispetto di una cittadinanza che continua a chiedere di più. Piazza del Popolo ha bisogno di crescere e di non incorrere nella stessa situazione in cui versa Palazzo Caracciolo. Gli Azzurri ne sono convinti: “la crisi in Provincia ancora non è stata stabilizzata. Peggio ancora, mentre sul territorio continuano a registrarsi problemi a livello occupazionale, testimoniati da continue vertenze per aziende agli sgoccioli, il centrosinistra di Piazza Libertà pecca di una grossa irresponsabilità. Piuttosto che soffermarsi sulle ‘tematiche di grido’, pone l’attività amministrativa in una fase di stallo senza giungere, peraltro, ad alcuna soluzione”. Ed il nodo della questione sarebbe dunque da rinvenire nella vera natura dei rapporti del centrosinistra. Rapporti che, secondo i forzisti irpini, sono stati finora contraddistinti da serie tensioni. “Un esempio lampante è quello relativo alle nomine in seno agli enti. Dall’Asi all’Ato senza risparmiarne nessuno, ovunque hanno suonato i classici campanelli d’allarme. Spie di malessere diffuso che dimostrano come la sinergia sia un cartellone elettorale piuttosto una unione nata da un comune profilo non solo politico-programmatico ma anche personale”. Ma se l’affermazione potrebbe ritorcersi contro gli azzurri, la smentita è immediata. Il riferimento all’on. Gargani e alla sua potenziale adesione al popolarismo europeo non resta nell’assordante silenzio dei dubbi. Né viene interpretato come fonte di divisione. “Non esiste alcuna spaccatura quanto piuttosto filoni culturali con cui confrontarsi. È normale che all’interno di un partito si instauri un dibattito aperto ma questo non giustifica alcuna divisione. Le nuove posizioni, aperte a prospettive innovative, devono unirci senza creare alcuna oscillazione ma solo un profilo alto ed uno spessore culturale profondo”. Insomma, mai come in questo caso aprirsi a nuove correnti diventa un pretesto per rinnovarsi all’interno dello stesso gruppo e motivare i propri compagni ad una apertura di vedute, sintomo di crescita culturale e politica e punto di partenza per la riconferma di un forte radicamento sul territorio.

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