8 marzo, la Polizia di Stato incontra gli studenti: “Sensibilizzare i giovani alla cultura del rispetto”

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“Ragazze, fate tesoro di questa giornata di confronto. Siete voi il vero motore dell’universo”. Così Paola Santulli, Dirigente scolastico del Liceo Statale Publio Virgilio Marone di Avellino, rivolgendosi alle giovani donne dell’istituto scolastico. L’8 marzo è dedicato proprio al confronto e alla riflessione sul tema della violenza di genere.

Sono 114 le donne che, da gennaio a dicembre 2017, hanno perso la vita: un triste bilancio delle vittime di femminicidio in Italia. Ad uccidere queste povere donne sono, quasi sempre, mariti, compagni, ex, una vera e propria strage cui si aggiungono violenze quotidiane che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime.

Un messaggio chiaro quello lanciato dalla preside: “Dalla scuola e dalla famiglia parte la vera campagna di prevenzione. Bisogna sensibilizzare i giovani ed educarli alle emozioni, ai valori. Chi è vittima di violenze – ha precisato – deve riconoscere la propria forza e saper denunciare senza chiudersi nel dolore personale. La violenza ha diversi volti, non è solo fisica e riesce ad insidiarsi tra le mura domestiche, nei luoghi di lavoro e spesso chi ne è succube ha paura o vergogna di denunciare. Ma va fatto perché chi minaccia, aggredisce o picchia non ama e, sopratutto, non ha rispetto della dignità umana e della vita. Ovviamente in sinergia con le Istituzioni, le forze di Polizia e i centri anti violenza, punti di riferimento costanti sul territorio”.

Nel corso dell’incontro con gli studenti, il vice Questore aggiunto della Polizia di Stato, Maria Felicia Salerno, insieme al centro antiviolenza “La Goccia”, ha illustrato i molteplici aspetti ed atteggiamenti che nell’ambito di un rapporto sfociano in violenza fornendo i migliori consigli per difendersi e tutelarsi da tale fenomeno. La manifestazione si è poi conclusa dopo due ore di intenso dibattito, nel corso del quale le studentesse irpine hanno espresso vivo plauso e soddisfazione per il supporto fornito in ordine alle delicate tematiche affrontate.

Non solo oggi, ma nel quotidiano, la Polizia di Stato è vicina alle problematiche inerenti la violenza alle donne e concretamente è scesa in campo nel 2016 con un’iniziativa  “Questo non è amore” realizzata per sensibilizzare la cittadinanza ad un tema così delicato ed importante.

“Anche la provincia di Avellino è interessata a questo triste fenomeno ma il cambiamento culturale è già nell’aria – ha precisato il vice Questore Salerno –  Le donne iniziano ad aprirsi e a trovare il coraggio di non piegarsi alle violenze o agli abusi subìti. Bisogna denunciare – ha aggiunto –  e non essere prigioniere di un dolore così forte. Noi, come Polizia di Stato ci siamo e la nostra vicinanza è costante e concreta. Nell’anno 2017 mi sono occupata in prima persona come Dirigente del Commissariato di Ariano Irpino di circa 20 casi di violenza sulle donne.  Dal 2016  – ha aggiunto –  abbiamo attivato un progetto ambizioso denominato ‘Questo non è amore’. Un progetto che vuole sensibilizzare le nuove generazione alla cultura del rispetto. Oggi ho portato una testimonianza di una donna che per anni ha subìto violenze ma che con l’aiuto delle istituzioni è riuscita a superare questo trauma e a ricostruirsi una nuova vita. Oggi quella donna è forte e può guardare avanti a testa alta”.

Per  ‘La Goccia’, che si occupa da anni del contrasto alla violenza sulle donne. Dopo varie esperienze si è scelto di operare nell’area della prevenzione, ​attivando i giovani, con interventi nelle scuole, e gli adulti, con specifiche iniziative sul territorio ha preso parola Giusi Pamela Valcalcer: “Siamo a disposizione delle donne e punti di riferimento per tutte coloro che vivono nel silenzio il dolore delle violenze, fisiche e verbali. ‘La Goccia’ offre consulenza psicologica, legale ed assistenza sociale continua”.