Il Papa e l’Irpinia: “Avete la fortuna di vivere sotto lo sguardo di Mamma Schiavona”

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AVELLINO – “Cari amici, a Montevergine avete la fortuna di essere ospiti nella Casa di Maria, di vivere sotto il suo sguardo misericordioso, custoditi da “Mamma Schiavona”, come affettuosamente è chiamata. Fate tesoro di questo dono e coltivatelo in voi per poterlo condividere con tutti. Vi ringrazio di essere venuti. Vi benedico di cuore. E vi chiedo per favore di pregare per me. Grazie!”. Le parole di Papa Francesco, che ci ha lasciati stamattina, in occasione del Giubileo per il nono centenario di fondazione dell’Abbazia di Montevergine, avvenuta nel 1124 a opera di San Guglielmo da Vercelli.
L’incontro nel maggio di un anno fa, con il padre Abate Guariglia e i monaci. Il Papa aveva ricordato: “Durante la seconda guerra mondiale, la vostra comunità ha avuto la grazia di accogliere la Sacra Sindone, portata in segreto presso il vostro Santuario, perché vi fosse custodita e venerata, al sicuro dal rischio dei bombardamenti. Anche questa è un’immagine bellissima della vostra vocazione primaria: custodire l’immagine di Cristo in voi, per poterla mostrare ai fratelli. Poi il secondo punto: essere “dono di Dio”. Donarsi cioè con generosità a chi sale al Santuario, perché, accostandosi ai Sacramenti dell’Eucaristia e della Riconciliazione, si senta, nell’attenzione e nella preghiera, accolto e portato sotto il manto della Madre di Dio. E l’essere monaci, fisicamente lontani dal mondo, ma spiritualmente vicinissimi ai suoi problemi e alle sue angosce, custodi nel silenzio della comunione con il Signore, e al tempo stesso suoi ospiti generosi nell’accoglienza degli altri (cfr Regola 53,1), e questo può rendervi, per chi vi incontra, un segno vivente ed eloquente della presenza di Dio. Perciò, cari fratelli, vi raccomando di non cedere alla tentazione di conformarvi alla mentalità e agli stili del mondo, di lasciarvi trasformare costantemente da Dio, rinnovando il vostro cuore e crescendo in Lui (cfr Rm 12,2), perché chi viene da voi in cerca di luce non resti deluso”.