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Donna in gravidanza dimessa dal Pronto Soccorso perde il bimbo dopo 48 ore: c’e’ l’inchiesta

 

AVELLINO- Novanta giorni. Quelli che il collegio peritale nominato ieri dal sostituto procuratore della Repubblica di Avellino Lorenza Recano ha chiesto per rassegnare le conclusioni medico legali dopo l’esame autoptico già eseguito nello stesso pomeriggio sulla salma di un bimbo deceduto poco prima di venire alla luce. Una tragedia che si è consumata in poco meno di 72 ore su cui i genitori hanno chiesto di fare luce per accertare eventuali responsabilità nel trattamento clinico della mamma trentenne avellinese che si preparava a dare alla luce il piccolo. Una denuncia sporta alla locale stazione dei Carabinieri per valutare il trattamento della donna, giunta alla quarantesima settimana di gravidanza. I familiari sono assistiti dal penalista Alfonso Maria Chieffo. All’esito dei primi accertamenti la Procura ha anche iscritto nel registro degli indagati un medico ginecologa della struttura di Viale Italia dove la donna si era rivolta in Pronto Soccorso il giorno 14, la professionista (per cui va sempre ricordato che l’iscrizione è un atto dovuto per consentire gli accertamenti irripetibili con le garanzie per ognuna delle parti) e’ assistita dal penalista Olindo Paolo Preziosi. I fatti, per come sarebbero rappresentati dalla denuncia sporta presso la Stazione dei Carabinieri di Avellino. La donna, alla quarantesima settimana di gravidanza avrebbe accusato dei dolori il giorno 14 settembre. La sua condizione di gravidanza sarebbe stata segnalata dai medici come da monitorare. Così si era rivolta al Pronto Soccorso della Malzoni. Qui, dopo una visita, le sue condizioni sarebbero state giudicate tali da non richiedere il ricovero. Era tornata a casa. Ma dopo alcune ore, tra il 15 e il 16 settembre si erano presentate delle perdite e per questo motivo di nuovo in clinica d’urgenza. Ma i medici hanno dovuto constatare che il cuoricino del piccolo non batteva e dopo un cesareo prendere atto della tragedia. La Procura di Avellino dovrà accertare se nel trattamento clinico del 14 settembre c’è stata qualche negligenza e l’evento tragico potesse essere evitato con una diversa valutazione. Per questo si dovrà attendere il deposito della consulenza medico legale..

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