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FOTO / Turismo, il Partenio prova ad accelerare. Le incognite trasporti e Pnrr

“Non riusciamo ad intercettare un numero consistente di turisti, perché ci vuole ancora troppo tempo per arrivare in Irpinia, in particolare a Montevergine”. L’Abate Padre Riccardo Guariglia non ci gira troppo intorno e, senza indugi, spiega quali sono, a suo avviso, le “pecche” che impediscono alla provincia di Avellino di entrare nei circuiti del turismo, di quello che conta davvero almeno. E lo fa a “casa sua”, nell’Abbazia del Loreto – che si sta rifacendo il look anche per essere più attraente nei confronti dei visitatori – nel corso di un convegno nel quale si parla di Pnrr e strategia condivisa.

La Chiesa ci sta mettendo del suo, sta investendo: infatti è in fase di realizzazione il restyling completo dello storico hotel Romito che si trova vicino al Santuario di Montevergine. Una volta terminato, dovrebbe colmare, in parte, un altro dei gap messo in evidenza dall’Abate: la mancanza di strutture di accoglienza.

“Un politico, a Roma, una volta mi ha detto: basterebbe Montevergine per risollevare le sorti dell’Irpinia”, confida Padre Riccardo. Il quale, come fanno tutti durante il confronto, “invoca” non solo la Madonna ma anche la collaborazione: “Le istituzioni – dice – devono fare sinergia. Se andiamo avanti con i campanilismi, raccoglieremo solo briciole”.

Il tema delle infrastrutture, toccato da Padre Riccardo, è quello che sta più a cuore a Pasquale Giuditta, sindaco di Summonte. Il convegno, per lui, è l’occasione giusta per rilanciare la sua idea progetto riguardo il collegamento ferroviario Napoli-Avellino. “Abbiamo un’esigenza forte, quella di collegare in maniera diretta il capoluogo irpino con la metropoli campana e con la stazione di Alta Velocità di Napoli Afragola”.

E dunque, il collegamento, partendo dalla stazione di Avellino esistente sulla linea Benevento – Salerno, si sviluppa verso ovest costeggiando in gran parte l’autostrada A 16 Napoli – Bari. Attraversato in galleria il monte Partenio, utilizza il corridoio dell’esistente tracciato della linea Eav Nola Baiano (oggi a scartamento ridotto) per innestarsi in corrispondenza del centro commerciale “Vulcano Buono” alla linea Rfi Nola Cancello e poi alla Cancello – Napoli verso Afragola e Napoli.

Una nuova infrastruttura da realizzare, dunque, lunga circa 28 chilometri. “Il nostro territorio – spiega Giuditta – deve essere allineato con gli altri, ricordiamo infatti che la città di Avellino è l’unico capoluogo campano a non avere un collegamento ferroviario diretto con il capoluogo di regione e, quindi, con la linea Alta Velocità per Roma. Questo convegno credo sia soltanto la prima di altre iniziative in materia di sviluppo. Vogliamo coinvolgere tutta l’Irpinia, non solo l’area del Partenio”.

Ieri a Mercogliano c’erano infatti diversi sindaci, associazioni, sindacati, imprenditori, ordini. “Siamo una periferia di Napoli – dice ancora Giuditta – ma non dobbiamo considerarci marginali, bensì anche noi protagonisti”.

Anche per Vittorio D’Alessio, sindaco di Mercogliano, è importante fare rete tra amministrazioni. “Il territorio cresce se ci sono più servizi: solo così lo rendiamo più attrattivo e pronto ad ospitare non solo il turismo religioso. Dobbiamo puntare a far sì che chi viene nell’area del Partenio e in generale in Irpinia, si fermi il più tempo possibile. Mercogliano ha fatto un passo in avanti nelle scorse settimane, abbiamo firmato un protocollo d’intesa con i sindaci delle aree costiere”.

Il presente ed il futuro per il rilancio del turismo, e dello sviluppo in generale, in provincia di Avellino, potrebbe essere il Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Ormai, è uno dei temi più trattati e discussi. “Credo sia quanto mai necessario passare dalle parole ai fatti”, afferma senza mezzi termini Vincenzo Ciampi, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle.

“Trovo assurdo che la Regione Campania non abbia ancora approvato il piano paesaggistico. De Luca preferisce duellare con il Governo, invece di pensare alle cose serie. Inoltre, non c’è l’aggiornamento dei piani urbanistici locali, come ad esempio i Puc. Senza questi passaggi, i Comuni potrebbero non ottenere i fondi del Pnrr”, spiega l’ex sindaco di Avellino.

“Il mio appello è che la classe di amministratori irpini faccia quello che deve fare, ovvero mettersi innanzitutto a posto con gli strumenti normativi urbanistici per programmare il futuro del territorio e poi accedere ai fondi, altrimenti diventa tutto più difficile. Parliamo di Pnrr, quindi, proviamo ad intercettare tutti i finanziamenti possibili, ma all’interno di una cornice di governo del territorio chiara e delineata”.

“Diciamoci la verità, siamo in una condizione particolare ed ancora poco chiara”. Ad affermarlo è Maurizio Petracca, consigliere regionale del Pd, che ieri ha fatto le veci dell’assessore al Turismo Casucci. “Le risorse del Pnrr sono arrivate all’improvviso. Ancora non si capisce bene a chi viene affidata la loro gestione, questo lo dovrebbe fare il Governo. Trovo poi irrisoria la somma del 40% riservata al Sud. Il più delle volte le amministrazioni sono costrette ad inseguire le misure che di volta in volta escono con tempistiche e scadenze contingentate, a tutto discapito della qualità dei progetti: si preferisce attingere ad un database di progetti in giacenza”.

“I sindaci fanno bene a fare massa critica e a pressare i consiglieri regionali del territorio. Ma l’obiettivo primario deve essere un’interlocuzione con gli enti nazionali, al momento la Regione Campania è un mero esecutore”.

Il tema delle infrastrutture viene toccato anche da Petracca (presente al convegno anche Livio Petitto, consigliere regionale). “Al momento, con la stazione Hirpinia, tutta la bassa Irpinia è tagliata fuori dall’Alta Velocità. Credo sia fondamentale utilizzare lo snodo di Codola: ci stiamo lavorando con Rfi”.

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