Festa “accoglie” a braccia aperte Di Sapio e +Europa. E rilancia: “Governeremo altri sette anni”

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Sembrano lontani anni luce quei tempi in cui l’allora consigliere comunale Gianluca Festa criticava ed attaccava ogni giorno l’amministrazione Foti e, di conseguenza, il suo assessore alla Cultura Bruno Gambardella.

Oggi, l’attuale sindaco e l’attuale coordinatore di “+ Europa”, lo stesso Gambardella, si sono comodamente seduti allo stesso tavolo ed hanno, insieme, elogiato l’ingresso nel partito di Bonino e Della Vedova del consigliere comunale di Avellino Carmine Di Sapio. Quello stesso consigliere che, all’incirca un anno fa, lanciava ripetutamente strali contro Festa e la sua maggioranza. Lasciando, per questo motivo, il gruppo con cui è stato eletto due anni e mezzo fa, ovvero “Ora Avellino” che faceva – e fa – capo al consigliere regionale Livio Petitto.

Tutto cambia e così, da oggi, “+ Europa” fa il suo ingresso nel consiglio comunale di Avellino con Di Sapio, per l’appunto. Adesione che Festa saluta con grande soddisfazione ed enfasi.

“Conoscendo il suo percorso ed anche la sua sensibilità, credo che Carmine Di Sapio abbia effettuato la scelta giusta e più opportuna per poter esprimere tutte le sue potenzialità. Potrà impegnarsi a difesa dei diritti e, soprattutto, delle persone che hanno più bisogno. Siamo contenti di questa scelta, devo dire che si è anche confrontato con me”, afferma Festa a margine della conferenza stampa di presentazione dell’adesione di De Sapio al partito.

Il sindaco, poi, si sofferma anche sul dato politico e sulla “nuova geografia” del consiglio comunale.

“La maggioranza consiliare si rafforza e si consolida. Al di là del chiacchiericcio e del terrorismo psicologico, c’è un dato: abbiamo una maggioranza solida, coesa, che si è ritrovata due anni e mezzo fa su di un progetto, su un’idea di città che sta andando avanti”.

“Non so più quante contraddizioni ormai si stiano sommando nel gruppo consiliare del Pd, un gruppo lacerato in minoranza. Devo dire che il partito ha fatto una cortesia alla maggioranza perché avendo escluso tutti dall’anagrafe degli iscritti al Partito Democratico, non c’è più alcun problema dell’appartenenza ai gruppi consiliari, li ringraziamo per aver sciolto i dubbi”.

Poi, la stoccata finale, anche se il leit motiv è già abbastanza conosciuto: “Con questa opposizione andremo avanti non solo per i prossimi due anni e mezzo, ma anche per i successivi cinque. Ci auguriamo, quindi, che continuino ad esserci questi esponenti in minoranza”.