Michele De Leo – Si apre la settimana decisiva per la definizione del candidato del centrodestra alla carica di Governatore della Campania. A tre mesi dall’appuntamento elettorale, le forze della coalizione devono lasciare da parte contrasti, polemiche e malumori e convergere su una decisione che possa rappresentare la sintesi tra le varie posizioni. Rinviare ulteriormente la decisione assicurerebbe ulteriore vantaggio agli alleati in una competizione nella quale il Governatore uscente, Vincenzo De Luca sembra già partire in vantaggio grazie al consenso conquistato nelle lunghe settimane di emergenza e lockdown. Silvio Berlusconi ed i vertici regionali di Forza Italia continuano ad insistere per la candidatura di Stefano Caldoro. L’ex Governatore, però, non gode di un sostegno ampio: non mancano le pressioni – anche dall’interno di Forza Italia – perché si propenda per una soluzione alternativa. Tanti i nomi che sono stati messi in giro nel corso delle ultime ore, ma la rosa per l’individuazione del candidato per il massimo scranno dell’ente di palazzo Santa Lucia sarebbe molto ridotta. In pole ci sarebbe Antonio Martusciello – fratello di Fulvio, commissario degli azzurri per la provincia di Avellino – ex commissario Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) che è stato tra i 26 promotori di Forza Italia ed ha costituito il partito in Campania. Il nome dello sfidante dell’ex sindaco di Salerno dovrebbe venire fuori dalla contesa tra Caldoro e Martusciello. Difficile, a questo punto, ipotizzare soluzioni diverse. L’ufficializzazione del candidato alla carica di Governatore potrebbe, dunque, arrivare nel corso delle prossime ore, anche se – prima dell’investitura ufficiale – i leader delle varie forze della coalizione potrebbero aprire una mini riflessione interna ai rispettivi partiti. A tre mesi dall’appuntamento con le urne appare, però, assai complicato trovare un candidato che accontenti tutti e, allora, qualcuno dovrà ingoiare un boccone indigesto pur di tenere unita la coalizione. Se Rotondi minaccia la possibilità di una corsa in solitaria, Mara Carfagna non ha mai nascosto la volontà di guardare oltre Caldoro, sollecitando un’alternativa che fosse anche espressione di rinnovamento. Rinnovamento che, però, secondo molti rappresentanti autorevoli del centrodestra campano non sarebbe assicurato da Martusciello. “Antonio Martusciello – evidenzia l’ex deputato Amedeo Laboccetta – è stato quattro volte parlamentare, sottosegretario e per moltissimo tempo coordinatore regionale in Campania. Nel 2001 fu candidato a sindaco contro Rosa Russo Iervolino e ne uscì sconfitto. Ha fatto anche il commissario all’Agcom. Il suo è un curriculum ricco, ma tutt’altro che rappresentativo di quella carica di novità che invoca Salvini. Al contrario, Antonio Martusciello è portatore di quella cultura dello “sconfittismo” che ha contrassegnato il centrodestra in Campania”. Laboccetta ribadisce la necessità di puntare sull’ex Governatore Caldoro che “ben tre sondaggi di qualificati istituti indicano come il candidato più forte per contenere il danno contro il superfavorito Vincenzo De Luca”.