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Contrada, spari al rapper: niente più domiciliari per l’indagato

di AnFan – I giudici hanno accolto il ricorso di G.C., condannato in primo grado per lesioni a carico di Federico Petrone, rapper sparato a Contrada a gennaio del 2018. La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Carmine Danna, ha fatto ricorso in Appello contro la condanna di primo grado da tre anni e otto mesi. Era stata chiesta proprio la revoca degli arresti domiciliari, ora sostituiti con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Ieri, 1 giugno 2020, si è tenuta la prima udienza d’Appello a Napoli. Si tornerà in aula il prossimo 13 luglio. In primo grado era caduta l’accusa di tentato omicidio, derubricata in lesioni.

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