Michele De Leo – L’impegno del Governatore della Campania Vincenzo De Luca sull’emergenza Coronavirus non conosce soste. Il presidente ottiene sempre più consensi e attestati di stima ed apprezzamento da parte dei cittadini per il suo essere decisionista e, soprattutto, per l’impegno messo in campo al fine di evitare un contagio di massa nella regione. Sui social – l’unica piazza vivibile nel corso di queste giornate – il numero uno dell’ente di palazzo Santa Lucia è il rappresentante politico più seguito, non solo dai cosiddetti deluchiani e dagli elettori del Partito democratico e di centrosinistra. Se numerosi elettori del centrodestra plaudono alle iniziative del Governatore, pure i rappresentanti politici e istituzionali riescono ben poco per contrastare la sua azione incisiva. Ci hanno provato – il capo dell’opposizione Stefano Caldoro in primis – ma l’ex sindaco di Salerno è un carro armato: va avanti senza tentennamenti e non degna di risposte i suoi avversari. L’ultimo in ordine di tempo è Francesco Pionati, il cui comunicato arriva nel giorno in cui il presidente blinda la città di Ariano. “È il solito De Luca – dice l’ex vicedirettore del Tg1 – ma stavolta credo che stia giocando col fuoco. Sarebbe utile mantenere un profilo più basso, fare meno proclami, meno sceneggiate ed essere più operativi”. Parole che – soprattutto alla luce degli ultimi provvedimenti del Governatore – appaiono strumentali. ”De Luca – aggiunge Pionati – dovrebbe concentrarsi sul problema fondamentale, ovvero il supporto a chi è in prima linea dall’inizio di questa vicenda: medici, infermieri e tutto il personale sanitario. Bisogna difendere a tutti i costi il personale sanitario evitando che, essendo loro sempre a contatto con il virus, possano diffondersi contagi che li costringerebbero alla quarantena ed alla conseguente chiusura dei reparti: sarebbe un disastro”. Pionati non manca di fare il punto sulla situazione della Campania: “Non c’è la situazione della Lombardia. Il rischio è che dovesse estendersi il contagio non reggeremmo per più di tre o quattro giorni. Anche per questo mi permetto di fare un appello alla politica seria e lungimirante: approfitti della finestra aperta a livello europeo e si batta per far finanziarie la riapertura delle strutture chiuse”. L’ex parlamentare, però, va oltre e si scaglia contro il Governatore pure per la decisione di chiudere la città di Ariano, un provvedimento apprezzato e condiviso da tutti. “De Luca – aggiunge – crea l’ottantena. E’ come i generali della grande guerra: qualcuno lo fermi. Il Governatore si è superato, mettendo in quarantena un intero paese che di fatto già lo era. Invece di delirare, si sforzi di dare a tutti gli operatori della sanità schierati in prima linea gli strumenti minimi per fronteggiare l’emergenza”. E’ chiaro che – nonostante un rinvio ormai certo delle elezioni regionali – siamo sempre in campagna elettorale e tutti, soprattutto i piccoli partiti, hanno bisogno di visibilità. In un periodo di emergenza complicata e delicata e di grandi disagi e difficoltà per i cittadini, però, dalla politica e dai suoi rappresentanti ci si aspetterebbe ben altro.
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